Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPianta e Alzato della Cateratta a mannaja da costruirsi sul fosso Razzo a contatto ed al sortir delle acque del ponticello al passo della Via della Trappola
Datazione[1850, gennaio 8]
AutoriMei Lamberto
Scala graficabraccia 25
Scala numerica1:92
Altezza (mm)315
Larghezza (mm)216
Num.fogli/tavole43
Tecnicachina
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoAcque e Strade
Descrizione fondoIl fondo raccoglie il materiale documentario e cartografico prodotto nel 1800 dal Corpo degli Ingegneri di Acque e Strade. Questo corpo, istituito con il motuproprio del 1 novembre del 1825, era composto dal Consiglio degli Ingegneri (organo di governo), dagli ingegneri ispettori e sottoispettori di compartimento e dagli ingegneri di circondario. Con altro motuproprio del 1 novembre 1825 il territorio granducale veniva infatti suddiviso in cinque compartimenti, a loro volta suddivisi in un numero variabile di circondari (37 in totale) composti da più comunità e distinti in cinque classi. Nel compartimento di Grosseto risultavano inizialmente tre circondari: Grosseto, Arcidosso ed Orbetello, rispettivamente di seconda, quarta e quinta classe. Questi vennero però progressivamente aumentando fino ad arrivare a dieci nel 1846. All’ingegnere ispettore, che risiedeva presso la Camera di Soprintendenza Comunitativa, spettava la realizzazione di molti progetti, fra cui quelli relativi alle strade regie e provinciali, e naturalmente il controllo dell’esecuzione dei lavori. Egli aveva inoltre il compito di verificare l’operato degli ingegneri di circondario, ai quali spettavano il controllo dei lavori comunitativi e di alcuni lavori stradali, e le visite periodiche di accertamento sullo stato dei fiumi, dei torrenti, dei fossi e degli scoli delle campagne. Nel 1849 nell’ambito del riassetto amministrativo del territorio granducale, che vide l’istituzione della Prefettura, di due nuovi compartimenti e dei distretti (in seguito all’abolizione dei circondari), gli ingegneri ispettori e quelli di circondario furono sostituiti dagli ingegneri in “in capo” e dagli ingegneri “distrettuali”, che operarono fino all’istituzione del Corpo Reale del Genio Civile del Regno d’Italia (25 luglio 1861), all’interno del quale furono soppressi tutti i titoli, i gradi e le distinzioni del personale che componevano il Corpo degli Ingegneri.
SerieIspezione di Acque e Strade
Titolo unità archivisticaFosso Razzo nell'agro grossetano. Perizia dei Lavori necessari per la ricostruzione della Cateratta presso la sua influenza nel fiume Ombrone, ed a contatto del Ponticello al passo della Via della Trappola
Numero unità archivisticas.n.
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivisticaPerizie compilate dall'Ingegnere Ispettore Lamberto Mei dal 1 Gennaio 1849 al 31 Gennaio del 1850
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta329
AnnotazioniSchematica rappresentazione a china della pianta e dell'alzato della cateratta a mannaia da costruirsi sul fosso Razzo. Con la piena dell'ottobre del 1848 il ponticello e la cateratta a mannaia, situati sul fosso Razzo in prossimità della sua confluenza con il fiume Ombrone al passo della via comunitativa che conduce alla Torre della Trappola nella pianura a sud-ovest di Grosseto, vengono distrutti. Si progetta di ricostruirli attraverso una serie di lavori che sono indicati in rosso nei disegni dell'alzato e della pianta. Dovrà essere realizzato un sodo di muro in calcina basato su una platea di assoni di pino alla profondità di braccia 3 dal fondo del fiume, fatto in modo che corra a contatto del ponte destinato a formare l'incassatura ed il sostegno della cateratta. Sopra di esso saranno elevati due pilastri di muro per il sostegno del verricello che occorre per far agire la cateratta al momento opportuno con due catene di ferro. Per difendere gli scalzamenti del muro sarà realizzata al suo estremo una palafitta di corona ed infine si costruirà un'imposta a mannaia fatta con assi di quercia e fortificata da un telaio dello stesso legname. La data attribuita alla carta è quella che si trova nella perizia a cui questa è allegata. La carta viene attribuita all'ingegnere che ha firmato la perizia. L'inserto in cui è contenuta la carta non ha numero, ma ne sono numerate le pagine: cc. 320-330. La scala è nella proporzione di 1:100. Si veda anche la c. 328 contenuta nello stesso inserto.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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