Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPianta dei fossi che circondano le mura della Città di Grosseto
Datazione[1848, agosto 21]
AutoriMei Lamberto
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)650
Larghezza (mm)720
Num.fogli/tavole36
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta lucida
Orientamentoassente
Conservazionedanneggiata
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoAcque e Strade
Descrizione fondoIl fondo raccoglie il materiale documentario e cartografico prodotto nel 1800 dal Corpo degli Ingegneri di Acque e Strade. Questo corpo, istituito con il motuproprio del 1 novembre del 1825, era composto dal Consiglio degli Ingegneri (organo di governo), dagli ingegneri ispettori e sottoispettori di compartimento e dagli ingegneri di circondario. Con altro motuproprio del 1 novembre 1825 il territorio granducale veniva infatti suddiviso in cinque compartimenti, a loro volta suddivisi in un numero variabile di circondari (37 in totale) composti da più comunità e distinti in cinque classi. Nel compartimento di Grosseto risultavano inizialmente tre circondari: Grosseto, Arcidosso ed Orbetello, rispettivamente di seconda, quarta e quinta classe. Questi vennero però progressivamente aumentando fino ad arrivare a dieci nel 1846. All’ingegnere ispettore, che risiedeva presso la Camera di Soprintendenza Comunitativa, spettava la realizzazione di molti progetti, fra cui quelli relativi alle strade regie e provinciali, e naturalmente il controllo dell’esecuzione dei lavori. Egli aveva inoltre il compito di verificare l’operato degli ingegneri di circondario, ai quali spettavano il controllo dei lavori comunitativi e di alcuni lavori stradali, e le visite periodiche di accertamento sullo stato dei fiumi, dei torrenti, dei fossi e degli scoli delle campagne. Nel 1849 nell’ambito del riassetto amministrativo del territorio granducale, che vide l’istituzione della Prefettura, di due nuovi compartimenti e dei distretti (in seguito all’abolizione dei circondari), gli ingegneri ispettori e quelli di circondario furono sostituiti dagli ingegneri in “in capo” e dagli ingegneri “distrettuali”, che operarono fino all’istituzione del Corpo Reale del Genio Civile del Regno d’Italia (25 luglio 1861), all’interno del quale furono soppressi tutti i titoli, i gradi e le distinzioni del personale che componevano il Corpo degli Ingegneri.
SerieIspezione di Acque e Strade
Titolo unità archivisticaFossi del Circondario esterno alle mura della Città di Grosseto, nei quali fluiscono gli scoli delle Fogne interne di detta Città
Numero unità archivisticaII
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivisticaPerizie di Lavori Nuovi. Compilate Nell'Anno 1848. Dall'Ingegnere Ispettore Lamberto Mei
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta15
AnnotazioniNella pianta è raffigurato il circuito murario della città e l'andamento dei fossi di scolo e dei bracci che servono ad allacciare le acque delle fogne interne e quelle che si raccolgono nel bacino interposto fra le mura ed il fosso stesso. Si tratta di una copia su carta lucida della sezione H del catasto relativa alla città di Grosseto. La limitata pendenza dei fossi, soprattutto nel tratto compreso fra la Porta Nuova e il Fosso di San Giovanni (antico Fosso Navigante), è causa della lentezza del deflusso delle acque provenienti dalle fogne e di conseguenza dell'emissione di esalazioni sgradevoli. Per far fronte a questo problema, che neanche la manutenzione periodica riesce a risolvere, è prevista la correzione della pendenza del fondo sia dei fossi che dei bracci, la successiva pavimentazione di questo ed il rivestimento delle sponde con un'opera murale di un braccio di altezza. Si prevede in un primo momento la realizzazione di tali lavori solo nel Primo Fosso di ponente e mezzogiorno, fra il paletto n° 7 presso la Porta Nuova e lo sbocco nel Fosso Navigante, e nel Secondo Fosso di ponente e mezzogiorno, fra il paletto n° 10 e 12. La carta è indicata come tav. I.La data attribuita alla carta è quella riportata nella perizia a cui questa è allegata.La carta non è firmata, ma viene attribuita all'ingegnere che ha firmato la documentazione.La scala è nella proporzione di 1:1250. Si vedano anche le cc. 16-17, inserto II, filza 36.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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