Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloMappa Topografica del Territorio Comunitativo di Roccastrada
Datazione[1848, febbraio 23]
AutoriMei Lamberto
Scala grafica1:40000
Scala numericaassente
Altezza (mm)524
Larghezza (mm)710
Num.fogli/tavole33
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta velina
Orientamentoovest in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoAcque e Strade
Descrizione fondoIl fondo raccoglie il materiale documentario e cartografico prodotto nel 1800 dal Corpo degli Ingegneri di Acque e Strade. Questo corpo, istituito con il motuproprio del 1 novembre del 1825, era composto dal Consiglio degli Ingegneri (organo di governo), dagli ingegneri ispettori e sottoispettori di compartimento e dagli ingegneri di circondario. Con altro motuproprio del 1 novembre 1825 il territorio granducale veniva infatti suddiviso in cinque compartimenti, a loro volta suddivisi in un numero variabile di circondari (37 in totale) composti da più comunità e distinti in cinque classi. Nel compartimento di Grosseto risultavano inizialmente tre circondari: Grosseto, Arcidosso ed Orbetello, rispettivamente di seconda, quarta e quinta classe. Questi vennero però progressivamente aumentando fino ad arrivare a dieci nel 1846. All’ingegnere ispettore, che risiedeva presso la Camera di Soprintendenza Comunitativa, spettava la realizzazione di molti progetti, fra cui quelli relativi alle strade regie e provinciali, e naturalmente il controllo dell’esecuzione dei lavori. Egli aveva inoltre il compito di verificare l’operato degli ingegneri di circondario, ai quali spettavano il controllo dei lavori comunitativi e di alcuni lavori stradali, e le visite periodiche di accertamento sullo stato dei fiumi, dei torrenti, dei fossi e degli scoli delle campagne. Nel 1849 nell’ambito del riassetto amministrativo del territorio granducale, che vide l’istituzione della Prefettura, di due nuovi compartimenti e dei distretti (in seguito all’abolizione dei circondari), gli ingegneri ispettori e quelli di circondario furono sostituiti dagli ingegneri in “in capo” e dagli ingegneri “distrettuali”, che operarono fino all’istituzione del Corpo Reale del Genio Civile del Regno d’Italia (25 luglio 1861), all’interno del quale furono soppressi tutti i titoli, i gradi e le distinzioni del personale che componevano il Corpo degli Ingegneri.
SerieIspezione di Acque e Strade
Titolo unità archivistica[Progetti per il miglioramento della viabilità nel territorio comunitativo di Roccastrada]
Numero unità archivisticaI/I
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivisticaCorrispondenze colla Direzione Generale. Dal 1 Gennaio al 31 Dicembre 1848
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta1
AnnotazioniLa presente mappa raffigura il territorio comunitativo di Roccastrada con l'indicazione dei centri abitati, della rete idrica, della viabilità e dei confini con le comunità limitrofe di Grosseto, Campagnatico, Monticiano, Chiusdino, Montieri, Massa Marittima, Gavorrano, e Castiglione della Pescaia. Oltre ai tracciati delle strade esistenti, sono riportati quelli delle strade progettate dagli ingegneri Maestrelli, Sarcoli e Crocchi con lo scopo di migliorare le comunicazioni fra i diversi centri abitati situati nella comunità di Roccastrada. Il piano stradale concepito dal Maestrelli prevede l'apertura di una strada normale che dalla Regia Emilia, indicata in arancione, passando per il Vado della Colonna si conduce a Roccastrada. Il tracciato è indicato in pianta con una linea rossa e con le lettere abcdefg'. Il progetto prevede di riprendere la strada già esistente fino al Vado della Colonna e da qui costruire un nuovo tratto che conduca a Roccastrada. Il progetto prevede inoltre la costruzione di bracci di strada che, allacciandosi a quella normale, colleghino i paesi di Torniella, Sassofortino, Roccatederighi, Montemassi, Montepescali e Sticciano. Gli andamenti sono indicati rispettivamente con una linea tratteggiata e con le lettere g'g'hik, lmno, pqrn, strn, uvxa, yy'y''z. Stando a quanto riportato nei documenti a cui la mappa è inserita, pare che sia stato commissionato al Maestrelli anche il progetto del tratto di strada compreso fra Roccastrada e Roccatederighi, indicato con le lettere hh'll'p, ma di esso è andata perduta la documentazione.Il piano stradale del Sarcoli prevede l'apertura di una strada che, staccandosi dalla Regia Emilia presso il ponte sul fosso Sparapane, si conduca a Roccastrada e da qui prosegua per Torniella nel punto in cui serve di confine fra il territorio di Roccastrada e quello di Monticiano. Per allacciare le comunicazioni dei paesi di Sassofortino, Roccatederighi e Montemassi, il Sarcoli suggerisce di migliorare le strade già esistenti e all'occorrenza di prolungarle fino all'incontro con la strada normale. Propone infine di aprire una comunicazione diretta fra i paesi di Roccastrada, Sassofortino e Roccatederighi (con la strada hh'll'p), e di migliorare le condizioni delle vie di Sticciano e Montepescali. Il piano stradale dell'ing. Crocchi prevede l'apertura di una strada che, staccandosi dalla via Emilia, riprenda per un tratto quella esistente già massicciata e si conduca al Vado della Colonna per poi dirigersi a Roccastrada secondo l'andamento dEFGg'. Il suo progetto prevede anche la costruzione di una strada rotabile che da Roccastrada si conduca a Sassofortino e Roccatederighi, seguendo l'andamento indicato con le lettere g'hh'll'p, e da qui la costruzione di una strada che segua l'andamento pPQ e si riallacci alla provinciale da Poggibonsi a Follonica nei pressi di Prata. Il Crocchi suggerisce infine la costruzione di un braccio di strada che, partendo dal Giovannello (punto F), conduca a Paganico secondo l'andamento FYZ. Nella relazione a cui la mappa è allegata si parla anche della costruzione della strada che dalla Meleta e seguendo l'andamento indicato con le lettere PSTU, passi per Montemassi e si congiunga alla Regia Emilia presso il Bruna. Questa strada favorirebbe un miglioramento delle comunicazioni, poiché fornirebbe un accesso diretto all'Emilia. Nella valutazione dei tre progetti, quello del Crocchi è ritenuto il migliore sia da un punto di vista pratico che economico, anche se si suggerisce di costruire interamente il tratto compreso fra la via Emilia e il Vado della Colonna seguendo l'andamento BGdd'. La data che viene attribuita alla carta è quella riportata nel documento in cui questa è insertita. La carta non è firmata ma viene attribuita all'ingegnere che ha firmato il documento. Si veda anche l'altra carta non numerata contenuta nello stesso inserto (I/I, filza 33), all'interno di un documento scritto da Alessandro Manetti e destinato all'ingegnere del compartimento di Grosseto.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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