| | Titolo | Strada provinciale dal Monte-Amiata alla R. Aurelia. Progetto di una nuova Linea fra Magliano e Scansano. Pianta del tratto che dal Palazzaccio passando per Pereta giunge all'incontro della Strada vecchia e forma la Sezione II della variazione di andamento | Datazione | [1847, ottobre 24] | Autori | Rimediotti Raffaello | Scala grafica | braccia 1000 | Scala numerica | 1:4957 | Altezza (mm) | 460 | Larghezza (mm) | 620 | Num.fogli/tavole | - | Tecnica | china e acquerello | Supporto | carta | Orientamento | assente | Conservazione | buona | Archivio | Archivio di Stato di Grosseto | Fondo | Acque e Strade | Descrizione fondo | Il fondo raccoglie il materiale documentario e cartografico prodotto nel 1800 dal Corpo degli Ingegneri di Acque e Strade. Questo corpo, istituito con il motuproprio del 1 novembre del 1825, era composto dal Consiglio degli Ingegneri (organo di governo), dagli ingegneri ispettori e sottoispettori di compartimento e dagli ingegneri di circondario. Con altro motuproprio del 1 novembre 1825 il territorio granducale veniva infatti suddiviso in cinque compartimenti, a loro volta suddivisi in un numero variabile di circondari (37 in totale) composti da più comunità e distinti in cinque classi. Nel compartimento di Grosseto risultavano inizialmente tre circondari: Grosseto, Arcidosso ed Orbetello, rispettivamente di seconda, quarta e quinta classe. Questi vennero però progressivamente aumentando fino ad arrivare a dieci nel 1846. All’ingegnere ispettore, che risiedeva presso la Camera di Soprintendenza Comunitativa, spettava la realizzazione di molti progetti, fra cui quelli relativi alle strade regie e provinciali, e naturalmente il controllo dell’esecuzione dei lavori. Egli aveva inoltre il compito di verificare l’operato degli ingegneri di circondario, ai quali spettavano il controllo dei lavori comunitativi e di alcuni lavori stradali, e le visite periodiche di accertamento sullo stato dei fiumi, dei torrenti, dei fossi e degli scoli delle campagne. Nel 1849 nell’ambito del riassetto amministrativo del territorio granducale, che vide l’istituzione della Prefettura, di due nuovi compartimenti e dei distretti (in seguito all’abolizione dei circondari), gli ingegneri ispettori e quelli di circondario furono sostituiti dagli ingegneri in “in capo” e dagli ingegneri “distrettuali”, che operarono fino all’istituzione del Corpo Reale del Genio Civile del Regno d’Italia (25 luglio 1861), all’interno del quale furono soppressi tutti i titoli, i gradi e le distinzioni del personale che componevano il Corpo degli Ingegneri. | Serie | Ispezione di Acque e Strade | Titolo unità archivistica | 1843. Acque e strade. Ingegnere compartimentale della Prefettura di Grosseto. Strada Magliano-Scansano | Numero unità archivistica | 14 | Descrizione unità archivistica | - | Titolo sottounità archivistica | - | Descrizione sottounità archivistica | - | Numero carta | 54 | Annotazioni | Schematico ma preciso disegno indicante il tratto di strada provinciale dal Monte Amiata alla Regia Aurelia da costruirsi nel territorio comunitativo di Magliano, fra il Palazzaccio e l'incontro con la strada vecchia in prossimità di Casetta Salvietti. Il tracciato della strada nuova è indicato con una linea rossa suddivisa in sezioni, mentre quello della strada vecchia in avana. Nella carta è inoltre riportato l'andamento del fosso del Palazzaccio, del Botro della Fonte, del Botro di Poggio Valente, del Fosso Castione, del Botro di Terrabiccoli e l'ubicazione del Palazzaccio, della Casa del Pievano, della Fonte pubblica, del Casalone, del Paese di Pereta, del Podere Morandini e di Casetta Salvietti. La carta corrisponde alla c. 30 dell'inserto XXX, contenuto nella filza 5.La data è quella riportata nella relazione a cui la carta è allegata.L'autore è l'ingegnere che ha firmato la relazione. Poiché nel documento si parla di apportare delle modifiche rispetto al progetto Tavanti del 23 agosto 1843, relative solamente alle dimensioni superficiali, cubiche e lineari, specificando che per questo si prende a riferimento la perizia originaria, è possibile che questi disegni siano copie di disegni realizzati dal Tavanti e forse originariamente allegati alla sua perizia (inserto XIII). Oppure si può supporre che i disegni del Tavanti siano quelli contenuti nella filza 5 o addirittura questi stessi disegni.Si vedano anche le cc. 52-53, 55-58, filza 14 e le c. 23 (inserto XXIII)- c. 24 (inserto XXIV)- c. 25 (inserto XXV)- c. 26 (inserto XXVI)- 27 (inserto XXVII)- c. 28 (inserto XXVIII), filza 5. | Redattore scheda | Cinzia Bartoli |
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