Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPianta dei bottini della città di Siena nella proporzione al vero di 1 a 10.000
Datazione1848-1859
AutoriTarducci G., disegnatore
Scala grafica1:10.000
Scala numericaassente
Altezza (mm)400
Larghezza (mm)670
Num.fogli/tavole-
Tecnicastampa in bianco e nero
Supportocarta
Orientamentosud-ovest in alto
Conservazionediscreta
ArchivioArchivio di Stato di Siena
FondoManoscritti
Descrizione fondoIl fondo Manoscritti copre un arco cronologico che va dal XV al XX secolo. Il nucleo più consistente della raccolta è costituito dalla collezione posseduta dall'abate Galgano Bichi che, tra la fine del secolo XVII e l'inizio del secolo XVIII, eseguì ricerche d'archivio e di storia locale. Ad essa si aggiungono altri manoscritti giunti tramite dono o acquisto comprendenti per lo più ricerche genealogiche, elenchi di risieduti nelle varie magistrature, studi sulla storia del territorio, spogli di diplomatici e di archivi delle principali istituzioni senesi.
Serie-
Titolo unità archivisticaCampione di tutte le fabbriche, strade, piazze, fonti, acquedotti, canali e cloache pubbliche appartenenti alla comunità di Siena, copia eseguita da Assunto Picchioni
Numero unità archivistica59-D
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta547
AnnotazioniI due inserti compresi all'interno del manoscritto D 59 raffigurano entrambi la conformazione dei bottini di Siena. La presente carta, a stampa, segnala il percorso sotterraneo dei bottini della città di Siena, di Fonte Gaja, di Fontebranda e Fontenuova; in alcuni tratti il condotto è detto Bottino Maestro. Sono indicati anche i corsi d'acqua che confluiscono nei bottini, detti 'influenti', quello di Opini, di Dalmazio, di Chiarenna, di Marciano, di Vico, di San Petronilla; gli edifici principali (come la nuova stazione ferroviaria), alcune strade e le tante fontane cittadine. Sono evidenziati, con simboli diversi, i bottini 'praticabili' e 'impraticabili', i 'pozzi alimentati dai bottini' e gli 'occhi' o 'sfogatoi' esterni. La scala è indicata in braccia fiorentine.
Redattore schedaMonica Stefanelli e Barbara Gelli
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