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TitoloDisegni per il progetto di una nuova conserva e sua fonte per il paese di Tirli
Datazione1850, luglio 14
AutoriGiordanengo Cammillo, ingegnere
Scala grafica1:100
Scala numericaassente
Altezza (mm)270
Larghezza (mm)220
Num.fogli/tavole423
Tecnicachina
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoComune di Grosseto (I deposito)
Descrizione fondoEstremi cronologici: 1500-1904, con documenti fino al 1945.
Il fondo costituito da 2611 unità, raccoglie la parte più antica dei documenti prodotti dal Comune di Grosseto come gli statuti, le gabelle, le memorie e gli spogli. Molto interessante è la documentazione relativa all’Opera di Santa Maria delle Grazie del duomo di Grosseto e il materiale inerente le comunità di Batignano, Castiglione della Pescaia e Istia. Di pregio sono gli spogli e i repertori di Francesco Anichini che raccolgono notizie sulla comunità di Grosseto fino dal 1420.
Per quanto riguarda la documentazione cartografica, nella sezione preunitaria sono stati individuati e catalogati ben 111 disegni relativi ai lavori pubblici realizzati nel territorio comunale fra la prima metà dell’Ottocento e la prima metà del secolo successivo.
Serie-
Titolo unità archivisticaProgetti compilati nel mese di luglio 1850
Numero unità archivisticas.n.
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivisticaProgetti e rapporti Ing. Cianferoni
Descrizione sottounità archivistica-
Numero cartas.n.
AnnotazioniSi tratta della rappresentazione, in alzato e in pianta, della nuova conserva da realizzarsi presso la fonte di Tirli. Il progetto, come si vede bene dalla pianta, prevede la realizzazione della conserva ABCD, collegata tramite il tubo gefh alla cisterna lopq e tramite quello vd alla botte di conserva abcd, che raccoglie l’acqua per la sorgente collocata al punto A. La costruzione di una nuova conserva risponde alla scarsità di acqua dei mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre, periodo durante il quale la popolazione del paese di Tirli cresceva sensibilmente per l’arrivo di gente che fuggiva dalle pianure torride e infestate dalla malaria.
Redattore schedaGiacomo Basta
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