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Titolo | Pianta dimostrativa della città di Grosseto e suoi annessi |
Datazione | 1830, aprile 1 |
Autori | Cappelli Cesare, ingegnere |
Scala grafica | assente |
Scala numerica | assente |
Altezza (mm) | 290 |
Larghezza (mm) | 210 |
Num.fogli/tavole | - |
Tecnica | china e acquerello |
Supporto | carta |
Orientamento | Nord in alto |
Conservazione | buona |
Archivio | Archivio di Stato di Grosseto |
Fondo | Comune di Grosseto (I deposito) |
Descrizione fondo | Estremi cronologici: 1500-1904, con documenti fino al 1945.
Il fondo costituito da 2611 unità, raccoglie la parte più antica dei documenti prodotti dal Comune di Grosseto come gli statuti, le gabelle, le memorie e gli spogli. Molto interessante è la documentazione relativa all’Opera di Santa Maria delle Grazie del duomo di Grosseto e il materiale inerente le comunità di Batignano, Castiglione della Pescaia e Istia. Di pregio sono gli spogli e i repertori di Francesco Anichini che raccolgono notizie sulla comunità di Grosseto fino dal 1420.
Per quanto riguarda la documentazione cartografica, nella sezione preunitaria sono stati individuati e catalogati ben 111 disegni relativi ai lavori pubblici realizzati nel territorio comunale fra la prima metà dell’Ottocento e la prima metà del secolo successivo. |
Serie | - |
Titolo unità archivistica | Mantenimento strade - Relazioni e perizie Cappelli e Galardi |
Numero unità archivistica | 412 |
Descrizione unità archivistica | - |
Titolo sottounità archivistica | - |
Descrizione sottounità archivistica | - |
Numero carta | s.n. |
Annotazioni | Si tratta di una pianta che rappresenta il nuovo circondario di Grosseto, il cui perimetro viene indicato dal colore giallo. Esso “protegge” la città di Grosseto tramite un complicato sistema di fossette Camporili che devono essere costantemente “espurgate” dai rispettivi possessori nei mesi di Aprile e Settembre per garantire un regolare reflusso delle acque, impedire la formazione di paludi e garantire così la salute degli abitanti della città di Grosseto. Nella carta vediamo come la linea del nuovo circondario, distante, come riportato nelle annotazioni, 2/3 in 4/5 di miglio dalle mura della città, sia quasi perpendicolare alle principali vie di comunicazione che giungono a Grosseto (dalla via Regia Scansanese a quella Orbetellana, dalla via di Barbanella a quella del Commendone, dalla via Provinciale di Massa a quella di Sterpeto, oltre alla via dei Marrucheti e a quella della Grancia), finendo per costituire una seconda cinta muraria naturale per Grosseto. Nella dettagliata perizia che ospita la nostra carta viene appunto descritto lo sviluppo di questi fossati tra le strade e il territorio di Grosseto, ricordando più volte ai rispettivi possessori dei terreni del circondario l'importanza di “espurgare” i fossi sulle loro terre per la sopravvivenza della città e per impedire la diffusione della malaria. |
Redattore scheda | Giacomo Basta |