Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloProfilo Longitudinale e Pianta per la correzione di un tratto della via Prov.le da Grosseto a Manciano compreso tra il Paletto 1 prima di giungere al Madonnino di Montauto fino alla Piazza di Scansano
Datazione1854, luglio 14
AutoriGiordanengo Cammillo, ingegnere distrettuale
Scala graficapertiche 300 di braccia 5 l'una
Scala numerica1:5006
Altezza (mm)477
Larghezza (mm)730
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionedanneggiata
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoPrefettura Granducale Preunitaria di Grosseto
Descrizione fondoIl fondo raccoglie la documentazione relativa alla gestione del territorio dopo l’istituzione dell’ufficio prefettizio di epoca granducale, coprendo un arco temporale compreso fra il 1848 ed il 1867. All’interno sono comunque presenti, nella serie “affari ecclesiastici”, documenti che risalgono al 1806.
La Prefettura fu istituita con il motuproprio del 9 marzo 1848, con il quale fu nel complesso ridisegnato il quadro amministrativo del Granducato. Il Prefetto, di nomina granducale, era nello stesso tempo capo del Governo e capo amministrativo del compartimento. Come rappresentante del potere centrale era responsabile del mantenimento dell’ordine pubblico ed aveva quindi funzioni di polizia, nelle quali era assistito dai Delegati di Governo (ufficiali di polizia amministrativa); in qualità di capo amministrativo aveva invece il compito di tutelare le amministrazioni dei comuni e dei luoghi pii assistito dal Consiglio di Prefettura.
Le funzioni della Prefettura di epoca granducale cessarono in seguito alla costituzione del Regno d’Italia. In particolare con il r.d. 9 ottobre 1861 n. 250 e con la legge 20 marzo 1865 n. 2248 si definirono le funzioni del nuovo istituto prefettizio.
Il materiale documentario è suddiviso in ventidue serie ed è costituito da protocolli, registri degli affari, leggi, decreti, circolari, atti inerenti gli affari governativi, ecclesiastici, dei comuni e delle opere pie. Vi sono inoltre documenti inerenti gli affari di polizia, la pubblica istruzione, il carteggio fra il Prefetto ed il Ministero dell’Interno ed infine, nella serie “Servizio di Acque e Strade”, vari progetti e cartografie prodotti dagli ingegneri in capo e distrettuali.
SerieXXI - Servizio di acque e strade
Titolo unità archivistica-
Numero unità archivistica659
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero cartas.n.
AnnotazioniNella tavola vengono riportati il profilo longitudinale e la pianta del tratto della strada provinciale n. 23 compreso fra il paletto 1 (posto nelle vicinanze del Madonnino di Montauto) e la piazza di Scansano, con l’indicazione delle variazioni di andamento proposte dall’ingegnere distrettuale Cammillo Giordanengo al fine di eliminare le forti pendenze che rendono difficile il trasporto su ruota soprattutto durante la stagione invernale. La prima riguarda la via che conduce al borgo alto di Scansano caratterizzata da una forte inclinazione e un piano stradale malamente selciato ed angusto da non consentire il passaggio di due carri contemporaneamente. La seconda è invece relativa alle salite di Pereta, considerate estremamente pericolose non solo per l’inclinazione, ma per la presenza di neve e ghiaccio nei mesi più freddi dell’anno.
Per la correzione della via che conduce al borgo alto l’ingegnere propone l’andamento CD sviluppato con lunghi rettifili, ampie curve e miti pendenze, considerando poco vantaggiosi gli altri andamenti proposti da alcuni abitanti del paese e dall’ingegnere Cianferoni, indicati rispettivamente con una linea tratteggiata rossa e con una linea tratteggiata nera.
Per quanto riguarda le salite di Pereta il progetto prevede la realizzazione del tratto AB, l’unico che in questa zona possa svilupparsi con minori pendenze rispetto alla strada esistente. L’ingegnere propone infine la costruzione di un tratto di strada alternativo, che dalle cosiddette salite di Pereta si colleghi alla provinciale n. 24 e alla vecchia via della Montagna senza attraversare l’abitato di Scansano. Due sono i possibili andamenti da lui progettati: il primo, indicato con una linea nera, raggiungerebbe l’abitato di Scansano dalla parte opposta e da qui si collegherebbe con la provinciale n. 24 (detta “dal Montamiata alla Regia Aurelia”); il secondo, indicato con una linea verde tratteggiata, dopo avere incrociato la vecchia via della Montagna, raggiungerebbe la provinciale n. 24 nel punto A’.
La scala è di pertiche 300 di braccia 5 l’una (= 175 mm) per le lunghezze del profilo e della pianta nella proporzione di 1:5000, mentre è di braccia 300 (= 175 mm) per le altezze del profilo nella proporzione di 1:1000.
La carta non è numerata ed è allegata al rapporto n. 36 del 14 luglio 1854, che fa parte della sezione della filza 659 relativa alla strada provinciale n. 22.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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