Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloIdeal delineamento del Podere detto Savello, Maccabruni e Ginanneschi
Datazione1781, maggio 26
AutoriAnonimo
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)395
Larghezza (mm)302
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionedanneggiata
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoCommissario della Provincia Inferiore Senese
Descrizione fondoLa magistratura del Commissario della Provincia Inferiore Senese fu istituita con l’editto del 1788 e assunse in materia di giustizia le competenze prima appartenenti al Commissario dell’Uffizio de’ Fossi e delle Coltivazioni e al Governatore della Provincia Inferiore Senese. Quest’Ufficio aveva quindi il compito di sovrintendere alla giustizia e al buon andamento del governo della provincia. Inizialmente soppresso durante la dominazione francese, fu poi nuovamente istituito dopo il ritorno dei Lorena e definitivamente abolito nel 1848 con l’istituzione della Prefettura.
Il fondo copre un arco temporale che va dal XVIII al XIX secolo ed è costituito dalla documentazione relativa agli atti del governo di Siena, bandi, circolari, ruota criminale, processi economici, suppliche, istanze, affari ecclesiastici e soprattutto dal carteggio con i vicari, i podestà e gli uffici centrali del granducato.
SerieCause Civili
Titolo unità archivisticaProcessi Civili dal 1779 al 1781
Numero unità archivistica910
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta1037r
AnnotazioniSi tratta della mappa del podere Savello, Maccabruni e Ginanneschi e degli appezzamenti limitrofi, con l’indicazione dei vari stradelli utilizzati dai proprietari (Barbetti, Rotellini, Casciani, Monciotti, Franceschelli, Moroni, Manicchi, Maccabruni, Ginanneschi, Gallorini e Niccolai) per raggiugerli.
In particolare si noti quello che, attraversando il podere Savello, giunge al terreno del Casciani, in cui si segnalano cinque croci (1-5), di cui la prima indica “la continovazione del fondo per la strada comune detta di mezzo”, mentre le altre la divisione del fondo. Si osservi inoltre la prosecuzione dello stradello del “podere di Pippo” (BX) che conduce alla proprietà Rotellini, e il passo (linea tratteggiata mm) per raggiungere il terreno Monciotti.
La pianta viene realizzata in occasione della causa insorta fra il tenente Camillo Ginanneschi e Domenico Casciani per problemi di servitù di transito.
Il tenente Ginanneschi accuserebbe infatti il Casciani di attraversare illecitamente la Chiusa di sua proprietà per raggiungere il proprio terreno, pur avendo la possibilità di avvalersi di altri percorsi, e di avere anche tagliato “un querciolo con alcune frascolaje che gli davano fastidio a passare e scendere”. Dal canto suo il Casciani asserirebbe di percorrere un viottolo che, come dimostrato dalle croci di confine presenti sul posto, non può essere né di proprietà Ginanneschi né Maccabruni e di avere tagliato solamente uno sterpo con alcune frasche.
Si vedano a che le cc. 915v-916r, 1007r, 1036r, Commissario della Provincia Inferiore Senese 910.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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