Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Progetto della fonte di Sassofortino]
Datazione[1807, luglio 8]
AutoriTurrini Gaetano
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)408
Larghezza (mm)263
Num.fogli/tavole821
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoCommissario della Provincia Inferiore Senese
Descrizione fondoLa magistratura del Commissario della Provincia Inferiore Senese fu istituita con l’editto del 1788 e assunse in materia di giustizia le competenze prima appartenenti al Commissario dell’Uffizio de’ Fossi e delle Coltivazioni e al Governatore della Provincia Inferiore Senese. Quest’Ufficio aveva quindi il compito di sovrintendere alla giustizia e al buon andamento del governo della provincia. Inizialmente soppresso durante la dominazione francese, fu poi nuovamente istituito dopo il ritorno dei Lorena e definitivamente abolito nel 1848 con l’istituzione della Prefettura.
Il fondo copre un arco temporale che va dal XVIII al XIX secolo ed è costituito dalla documentazione relativa agli atti del governo di Siena, bandi, circolari, ruota criminale, processi economici, suppliche, istanze, affari ecclesiastici e soprattutto dal carteggio con i vicari, i podestà e gli uffici centrali del granducato.
SerieStatistica
Titolo unità archivisticaFogli riguardanti la Fonte di Sasso Fortino
Numero unità archivistica18
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivisticaStatistica, 1815
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta692v
AnnotazioniSi tratta del progetto di conduzione delle acque in prossimità dell'abitato di Sassofortino proposto dall’ing. Gaetano Turrini. Egli suggerisce di fare un’allacciatura (C) alla sorgente situata nel castagneto detto “Giardino” dove si trovano le fonti utilizzate dagli abitanti del paese (B) e costruire un canale (D) a tenuta d’acqua in mattoni, dotandolo di pozzi “smaltitoj” (E) fondamentali per rendere “più perfetta l’acqua, cosa troppo necessaria per la salute del genere umano”, in quanto in essi dovrebbero depositarsi “i corpi gravi e le parti terree nell’acqua”.
Secondo questo progetto, il condotto, oltre al castagneto detto “Giardino” di proprietà del sig. Antonio Fabbroni, dovrebbe attraversare il campo del sig. Valentino Specchini e quello dei sigg. Giuseppe Lotti e Domenico Turacchi prima di giungere alla fonte per l’acqua potabile (G) che sarà realizzata con una copertura a volta, al “beveratoio” per le bestie (H) e al lavatoio (I).
La data attribuita alla pianta è quella riportata nella relazione scritta dal Turrini, in cui è inserita.
Si veda anche la c. 684r, ins. 18, Commissario della Provincia Inferiore Senese, 821.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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