Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPianta Geometrica delle due Porzioni Selvaccia, e Secchete esistenti nella Dogana di M. Massi 1787
Datazione1804, giugno 30
AutoriAnonimo
Scala graficatavole 500 di braccia 6 l'una senesi
Scala numerica1:12414
Altezza (mm)205
Larghezza (mm)290
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentonord-est in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoCommissario della Provincia Inferiore Senese
Descrizione fondoLa magistratura del Commissario della Provincia Inferiore Senese fu istituita con l’editto del 1788 e assunse in materia di giustizia le competenze prima appartenenti al Commissario dell’Uffizio de’ Fossi e delle Coltivazioni e al Governatore della Provincia Inferiore Senese. Quest’Ufficio aveva quindi il compito di sovrintendere alla giustizia e al buon andamento del governo della provincia. Inizialmente soppresso durante la dominazione francese, fu poi nuovamente istituito dopo il ritorno dei Lorena e definitivamente abolito nel 1848 con l’istituzione della Prefettura.
Il fondo copre un arco temporale che va dal XVIII al XIX secolo ed è costituito dalla documentazione relativa agli atti del governo di Siena, bandi, circolari, ruota criminale, processi economici, suppliche, istanze, affari ecclesiastici e soprattutto dal carteggio con i vicari, i podestà e gli uffici centrali del granducato.
SerieCause Civili
Titolo unità archivisticaCause Civili tra Pineschi e la comunità di Roccastrada
Numero unità archivistica933
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta85r
AnnotazioniSi tratta della pianta delle due porzioni di terreno denominate Secchete e Selvaccia che, in seguito alla soppressione della dogana di Montemassi, vengono assegnate con sovrano rescritto del 15 marzo 1786 a Giuseppe Pinelli.
Nel disegno, che fa parte della documentazione estratta nel giugno del 1804 dalla “matrice dell’istrumento di Compra e Vendita” fra la comunità di Roccastrada e Giuseppe Pinelli che è conservata presso l’archivio notarile di Siena, si indicano con precisione i confini delle due porzioni, e in particolare si segnalano con le lettere A e B le linee di confine concordate con il marchese Cambiaso. Per quanto riguarda la linea B, che come specificato in pianta ha il suo caposaldo nel capannone di Monte Lattaia, va detto che viene inizialmente determinata mediante l’apposizione sul terreno di alcuni pali di legname da sostituirsi poi con dei termini di pietra. In seguito ad un incendio la linea di confine così definita torna ad essere incerta e gli agenti del Cambiaso tentano di farla avanzare a danno del Pinelli, che denuncia l’abuso chiedendo di essere indennizzato e in più decide di citare in giudizio la comunità di Roccastrada rimasta indifferente alla questione. Nonostante le numerose sentenze l’affare rimane comunque sospeso fino al 1821, anno in cui viene ripreso dagli eredi del Pinelli.
La pianta originale viene realizzata da Giovanni Sebastiano Flosi nei giorni immediatamente precedenti alla stipula del contratto avvenuta il 27 orrobre 1787.
Questa documentazione fa parte della pratica inviata dal Commissario della Provincia Inferiore Senese alle competenti magistrature fiorentine in relazione alla causa fra il Pinelli e la comunità di Roccastrada.
Si vedano anche le cc. 68v, 84r, Commissario della Provincia Inferiore Senese 933.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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