Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPianta dimostrativa dello stato attuale della Fossa in questione tra i SS. Giovanni Orsini, e Giovanni Giuseppe Donati in luogo detto i Fondacci
Datazione[1788, aprile 17]
AutoriTommi Giuseppe, ingegnere
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)217
Larghezza (mm)287
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoCommissario della Provincia Inferiore Senese
Descrizione fondoLa magistratura del Commissario della Provincia Inferiore Senese fu istituita con l’editto del 1788 e assunse in materia di giustizia le competenze prima appartenenti al Commissario dell’Uffizio de’ Fossi e delle Coltivazioni e al Governatore della Provincia Inferiore Senese. Quest’Ufficio aveva quindi il compito di sovrintendere alla giustizia e al buon andamento del governo della provincia. Inizialmente soppresso durante la dominazione francese, fu poi nuovamente istituito dopo il ritorno dei Lorena e definitivamente abolito nel 1848 con l’istituzione della Prefettura.
Il fondo copre un arco temporale che va dal XVIII al XIX secolo ed è costituito dalla documentazione relativa agli atti del governo di Siena, bandi, circolari, ruota criminale, processi economici, suppliche, istanze, affari ecclesiastici e soprattutto dal carteggio con i vicari, i podestà e gli uffici centrali del granducato.
SerieCause Civili
Titolo unità archivisticaCause Civili spedite nel 1788
Numero unità archivistica917
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta315r
AnnotazioniSi tratta della pianta dei terreni Orsini e Donati posti in località Fondacci a Gavorrano, con l’indicazione della fossa che il sig. Giuseppe Orsini chiede di poter scavare per consentire lo scolo delle cinque fossette (o fogne) presenti nel suo vigneto e per evitare che il bestiame del Donati entri nella sua proprietà.
Il disegno mostra con estrema precisione i vigneti, le fossette di scolo, la fossa già scavata dall’Orsini per una lunghezza di 80 braccia e la “vestige” dell’antica fossa che egli avrebbe intenzione di riaprire. L’ing. Tommi riporta inoltre l’indicazione del “viottolo” utilizzato dal sig. Egidio Simoncelli per raggiungere la sua proprietà (dimostrando che in parte va a coincidere con l’antica fossa) e la siepe realizzata dal Donati che, come viene precisato nelle annotazioni, avrebbe chiuso la strada al Simoncelli, obbligandolo ad “entrare dentro la fossa”.
In una tale situazione, com’è chiaro, il Donati, per non essere obbligato a concedere la servitù di passo al Simoncelli, si era opposto alla richiesta avanzata dall’Orsini e la questione era sfociata in una causa civile. L’ing. Tommi viene quindi incaricato di effettuare il sopralluogo e verificare la reale necessità del lavoro. Nella breve relazione scritta, che accompagna la pianta, egli esprime parere favorevole all’apertura di questa fossa detta anche “guardia”, fondamentale, a suo avviso, per lo scolo delle fossette interne al vigneto e quindi per la bonifica del terreno.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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