Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Osservazioni sui danni provocati dal fiume Ombrone ai poderi del Galampio e dei Pianacci a Camigliano]
Datazione1823, settembre 18
AutoriCalvisi Agostino, perito
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)370
Larghezza (mm)485
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionedanneggiata
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoCommissario della Provincia Inferiore Senese
Descrizione fondoLa magistratura del Commissario della Provincia Inferiore Senese fu istituita con l’editto del 1788 e assunse in materia di giustizia le competenze prima appartenenti al Commissario dell’Uffizio de’ Fossi e delle Coltivazioni e al Governatore della Provincia Inferiore Senese. Quest’Ufficio aveva quindi il compito di sovrintendere alla giustizia e al buon andamento del governo della provincia. Inizialmente soppresso durante la dominazione francese, fu poi nuovamente istituito dopo il ritorno dei Lorena e definitivamente abolito nel 1848 con l’istituzione della Prefettura.
Il fondo copre un arco temporale che va dal XVIII al XIX secolo ed è costituito dalla documentazione relativa agli atti del governo di Siena, bandi, circolari, ruota criminale, processi economici, suppliche, istanze, affari ecclesiastici e soprattutto dal carteggio con i vicari, i podestà e gli uffici centrali del granducato.
SerieSuppliche, istanze, memoriali e rescritti
Titolo unità archivisticaRescritti e Motupropri 1823-1825
Numero unità archivistica776
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta298v-299r
AnnotazioniSi tratta della pianta del tratto del fiume Ombrone che scorre in prossimità dei poderi del Galampio e dei Pianacci presso Camigliano (a pochi chilometri da Montalcino), con l’indicazione delle inondazioni e dei lavori che devono essere realizzati.
La tavola è allegata ad una “Perizia e Relazione dei Danni cagionati dal fiume Ombrone, ai Poderi della sig. Isabella Costanti, vedova Padelletti, eseguita il 18 settembre 1823” scritta dal perito Agostino Calvisi.
Secondo quanto riscontrato dal tecnico, le inondazioni del fiume interesserebbero un’estensione di terreno pari a staia 36 del podere del Galampio (di cui una parte sarebbe rimasta incolta da anni), e in punti diversi il terreno del podere dei Pianacci. Egli suggerisce di realizzare in prossimità dei terreni del Galampio, per una lunghezza di 1012 braccia lungo l’argine del fiume (dal punto A al punto E), delle steccate doppie, gabbioni e dentelli. Stesso intervento per la rottura d’argine in prossimità del podere Pianacci, nel punto in cui il fiume forma un’ansa “voluta” per una lunghezza di 196 braccia (segnata con le lettere NT), e nella successiva ansa (segnata con le lettere BC) formatasi in seguito all’accumulo dei detriti che col tempo ha spinto il fiume a lasciare il vecchio alveo, portando via 6 staia di terreno seminativo. In questo caso un sistema di steccate, dentelli e gabbioni dovrebbe spingere le acque verso l’antico alveo. Per quanto riguarda invece la rottura dell’argine del fosso Dragone nelle vicinanze della casa colonica dei Pianacci basterà intervenire con due doppie steccate.
Il Calvisi nella sua relazione riporta anche un calcolo delle spese dei lavori, nel quale include la piantumazione degli “oppi” (pioppi) a sostegno degli argini del fiume, e in dettaglio la stima dei danni provocati dalle inondazioni.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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