Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPianta delle Terre denominate Banditella, poste in Corte di Santa Fiora
Datazione[1788, novembre 26]
AutoriFlosi Giovanni Sebastiano, pubblico agrimensore e perito
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)315
Larghezza (mm)217
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoCommissario della Provincia Inferiore Senese
Descrizione fondoLa magistratura del Commissario della Provincia Inferiore Senese fu istituita con l’editto del 1788 e assunse in materia di giustizia le competenze prima appartenenti al Commissario dell’Uffizio de’ Fossi e delle Coltivazioni e al Governatore della Provincia Inferiore Senese. Quest’Ufficio aveva quindi il compito di sovrintendere alla giustizia e al buon andamento del governo della provincia. Inizialmente soppresso durante la dominazione francese, fu poi nuovamente istituito dopo il ritorno dei Lorena e definitivamente abolito nel 1848 con l’istituzione della Prefettura.
Il fondo copre un arco temporale che va dal XVIII al XIX secolo ed è costituito dalla documentazione relativa agli atti del governo di Siena, bandi, circolari, ruota criminale, processi economici, suppliche, istanze, affari ecclesiastici e soprattutto dal carteggio con i vicari, i podestà e gli uffici centrali del granducato.
SerieSuppliche, istanze, memoriali e rescritti
Titolo unità archivisticaMemoriali e Rescritti del 1789 e 1790
Numero unità archivistica756
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta400v
AnnotazioniSi tratta della pianta delle terre spettanti al duca Francesco Sforza Cesarini Pupillo, situate nella contrada denominata Banditella, Merlacotta e Macereto, nella corte di Santa Fiora, delineata dai periti Giovanni Sebastiano Flosi e Giuseppe Baccani, il cui compito è quello di indicare con precisione le linee di confine. La linea che dal termine “terzonale” del Monte Labro giunge ai Segalari, che in parte coincide con il fosso della Puzzola, indica il confine con la corte di Roccalbegna, mentre la retta tracciata dai Segalari fino alla fonte del Prato della Contessa e l’altra che da qui giunge al Poggiolo del Carpine (detto Sassaiolo) indicano il confine con la proprietà Magnaschi. Da questo punto il confine scenderebbe fino alla strada dogana e seguendone l’andamento giungerebbe al Poggio della Costina, per proseguire poi verso il Poggio di Merla Cotta (confine con i beni Labardini) e ricongiungersi con il 'terzonale' del Monte Labro (confine con la comunità di Arcidosso). Da qui proseguendo per la Serrina della Chiave, passando per i poggi del Meriggio e Sassaiolo, fino alla Fonte del Prato della Contessa, i due periti circoscrivono il corpo di terre chiamato Banditella nel 1510. I due periti riportano anche le altre proprietà presenti suddivise in particelle.
La data attribuita al disegno è quella riportata nella relazione dei due periti.
Si vedano anche le cc. 678v, 682v-683r, Commissario della Provincia Inferiore Senese 925.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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