Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloDisegno del Palazzo Pubblico di Manciano. Il dì 15 marzo 1767
Datazione1767, marzo 15
AutoriBoldrini Giovanni, ingegnere
Scala graficabraccia venti all'uso di siena
Scala numerica1:89
Altezza (mm)473
Larghezza (mm)760
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentosud sud-est in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoCommissario della Provincia Inferiore Senese
Descrizione fondoLa magistratura del Commissario della Provincia Inferiore Senese fu istituita con l’editto del 1788 e assunse in materia di giustizia le competenze prima appartenenti al Commissario dell’Uffizio de’ Fossi e delle Coltivazioni e al Governatore della Provincia Inferiore Senese. Quest’Ufficio aveva quindi il compito di sovrintendere alla giustizia e al buon andamento del governo della provincia. Inizialmente soppresso durante la dominazione francese, fu poi nuovamente istituito dopo il ritorno dei Lorena e definitivamente abolito nel 1848 con l’istituzione della Prefettura.
Il fondo copre un arco temporale che va dal XVIII al XIX secolo ed è costituito dalla documentazione relativa agli atti del governo di Siena, bandi, circolari, ruota criminale, processi economici, suppliche, istanze, affari ecclesiastici e soprattutto dal carteggio con i vicari, i podestà e gli uffici centrali del granducato.
SerieLettere dei Vicariati e Podesterie - Manciano
Titolo unità archivisticaManciano. Filza dal 1766 al 1771
Numero unità archivistica298
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta484r
AnnotazioniNel foglio sono riportati tre disegni relativi al Palazzo Pretorio di Manciano. In alto si trova il prospetto dell'edificio 'dalla parte di tramontana' (A) con la torre dell'orologio (1), la porta che entra nella sala del palazzo (2), la linea che dimostra l'altezza del piantito (3), le tre finestre della sala (4), della camera (5) e del carcere (6) e infine il muraglione di M. Giacomo Gobbini sul quale deve appoggiarsi il fabbricato che deve essere costruito. Al centro del foglio si trova invece la pianta del piano terreno dell'edificio con l'ampliamento in progetto e la nuova distribuzione degli spazi interni: porta della casa per il custode (1), 'prima carcere' sotto la quale deve essere realizzato 'il Bottino per gli Scoli de' luoghi comuni delle Carceri' (2), stanza al piano terreno del messo (3), spazio per la scalinata della casa del messo (4), muraglione di M. Giacomo Gobbini sul quale deve appoggiarsi la casa del messo (5), stalla 'pel comodo' del podestà e dei famigli (6), stanza sotto la cucina della primo piano (8), sottoscala (9), muro che deve essere demolito (10), magazzino per il servizio della 'carcere pubblica' (11), stanza adibita a carcere (12), stalla (13) e torre (14). In basso viene infine riportato il prospetto dell'edificio 'preso da Ponente' (C) in cui sono segnalate a numero: la cucina (1), la porta maestra (2), l'altezza di quanto deve abbassarsi il primo piano (3), la linea che dimostra la situazione in cui si trova il piano che deve essere abbassato (4), la porta (5) e la finestra (6) che devono essere chiuse, la stanza che si trova al di sopra della cucina del piano terreno (7), la finestra che da luce alla scalina che conduce al piano superiore (8), la cucina del primo piano (9), la camera (10), la torre dell'orologio (11), la stalla (13), il magazzino dove deve essere realizzata la 'carcere pubblica' (14), la camera del servitore del primo piano (15), la camera 'coll'alcova' (16), un’altra cameretta e la stanza dell'udienza (17). Sono anche riportate le indicazioni dei lavori che devono essere eseguiti.
Fanno parte della documentazione anche altri disegni non cartulati, descritti nelle annotazioni a destra della tavola, che rappresentano rispettivamente il prospetto del nuovo edificio “preso parimente da Tramontana” (B) con l’indicazione a numero delle varie stanze che lo compongono nei vari piani (carceri segrete e pubbliche, cucine, camere) e la torre dell’orologio; la pianta del secondo piano “o sia primo dell’abitazione” (E) con l’indicazione a numero delle stanze (seconda carcere segreta, casa del messo, stanza del Famigli, cucine, pozzi, camere, sala del consiglio, camera per il servitore e torre) e delle modifiche che devono essere apportate e infine la pianta del terzo piano (F), anche in questo caso, con l’indicazione a numero delle varie stanze (carceri, stanza per l’udienza, cucine, camere, stanza per il messo etc.). Nel riquadro in basso delle annotazioni si trova un prospetto relativo al materiale necessario all’esecuzione dei lavori e alla spesa per la “Maestranze”. Nel retro del foglio è invece riportato un prospetto con i prezzi del materiale e il totale della spesa per l’ampliamento dell’edificio. La tavola viene attribuita all’ing. Boldrini in base alla documentazione scritta attinente all’affare.
Redattore schedaCinzia Bartoli
[Nuova ricerca]