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Titolo | Pianta della Chiesa di Saturnia |
Datazione | [1775, agosto 30] |
Autori | Boldrini Giovanni, tenente ingegnere |
Scala grafica | braccia 40 fiorentine |
Scala numerica | 1:105 |
Altezza (mm) | 370 |
Larghezza (mm) | 273 |
Num.fogli/tavole | - |
Tecnica | china e acquerello |
Supporto | carta |
Orientamento | assente |
Conservazione | buona |
Archivio | Archivio di Stato di Grosseto |
Fondo | Commissario della Provincia Inferiore Senese |
Descrizione fondo | La magistratura del Commissario della Provincia Inferiore Senese fu istituita con l’editto del 1788 e assunse in materia di giustizia le competenze prima appartenenti al Commissario dell’Uffizio de’ Fossi e delle Coltivazioni e al Governatore della Provincia Inferiore Senese. Quest’Ufficio aveva quindi il compito di sovrintendere alla giustizia e al buon andamento del governo della provincia. Inizialmente soppresso durante la dominazione francese, fu poi nuovamente istituito dopo il ritorno dei Lorena e definitivamente abolito nel 1848 con l’istituzione della Prefettura.
Il fondo copre un arco temporale che va dal XVIII al XIX secolo ed è costituito dalla documentazione relativa agli atti del governo di Siena, bandi, circolari, ruota criminale, processi economici, suppliche, istanze, affari ecclesiastici e soprattutto dal carteggio con i vicari, i podestà e gli uffici centrali del granducato. |
Serie | Segreteria del Regio Diritto |
Titolo unità archivistica | Segreteria del Regio Diritto del 1786 |
Numero unità archivistica | 107 |
Descrizione unità archivistica | - |
Titolo sottounità archivistica | - |
Descrizione sottounità archivistica | - |
Numero carta | 1179v |
Annotazioni | Si tratta di una schematica rappresentazione ad acquerello e china della pianta della chiesa di Saturnia, con l'indicazione dei lavori che devono essere eseguiti. La pianta è allegata ad una relazione e ad una perizia delle spese relative al “resarcimento” della chiesa. Nella relazione l'ing. Giovanni Boldrini ne mette in evidenza le pessime condizioni a causa dell'umidità “che procede in parte dal tetto, il quale non avendo alcuna gronda, nel piovere si infradiciano tutte le muraglie, e in parte da tutto il pavimento, che resta inferiore al livello del suolo esteriore, talche per entrarvi deve scendersi uno scalino e questa umidità rendesi tanto più permanente perché la detta chiesa resta anche alquanto scura”. Oltre a questo si aggiunge anche il problema di due sepolture, per la mancanza di lapidi che “sigillino a dovere”.
L'ingegnere propone di innalzare il pavimento della chiesa (indicato in pianta con le lettere AAA) mediante un ciottolato a secco dalla porta fino al primo scalino del presbiterio, di scavare una “fossetta circondaria”, di riparare le travi del tetto danneggiate dall'acqua e costruire una gronda di ¾ di braccio, di rinforzare e intonacare le pareti ed aprire due finestre nella prima navata (indicate in pianta con la lettera B). Suggerisce inoltre di realizzare due nuove sepolture e una nuova porta di legname. La data attribuita alla carta è quella riportata nella documentazione scritta. |
Redattore scheda | Cinzia Bartoli |