| | Titolo | Pianta e veduta del Mulino della Dogana | Datazione | 1717 | Autori | Zocchi Stefano, ingegnere | Scala grafica | 30 canne | Scala numerica | 1:1103 | Altezza (mm) | 490 | Larghezza (mm) | 780 | Num.fogli/tavole | - | Tecnica | china e acquerello | Supporto | carta | Orientamento | sud-ovest in alto | Conservazione | buona | Archivio | Archivio di Stato di Firenze | Fondo | Ospedale di Santa Maria Nuova | Descrizione fondo | - | Serie | - | Titolo unità archivistica | Descrizione di tutti i beni che nel presentestato gode e possiede il Ven.le Sped.e di S.a M.a N.a di Fir.e nella sua Fat.ria di Castel Fiorentino delineata e misurata da Stefano Zocchi Agrimens.re Fiorent.no nell’anno 1716 ... | Numero unità archivistica | 699 | Descrizione unità archivistica | Registro cartaceo rilegato con assi rivestiti in pelle di cc, 1-69 (di cui bianche cc. 5, 7, 9, 11, 16, 19, 23, 27, 31, 33, 37, 39, 41, 43, 45, 49, 51, 53, 55, 61 e 63-69), con mappe disegnate a china e acquerello da Stefano Zocchi nel 1717. Contiene 26 mappe di poderi e di terre spezzate e di fabbricati annessi alla Fattoria di Castelfiorentino, oggi nel Comune di Castelfiorentino, ma con parti minoritari a Gambassi, Montespertoli, Empoli e San Miniato. Misura mm 490x780 (a pagine aperte: mm 490x390 una sola pagina). Alla c. 2 compare il Frontespizio con arme acquerellata dell’Ospedale e alla c. 3 la presentazione del cabreo da parte dell’Autore allo Spedalingo Giuseppe Maria Martellini il 25 settembre 1717, testo colmo di ossequiosa retorica. Nel titolo si specifica che il cabreo è stato eseguito 'd’ordine del già Rev.mo Monsign.re Antonio Cappelli e dedicata all’Illus.mo Rev.mo Monsignore Giuseppe Maria Martellini nobile patrizio Fiorent.no Canonico della Metropolit.na e moderno Sped.go del med.mo Spedale'. | Titolo sottounità archivistica | - | Descrizione sottounità archivistica | - | Numero carta | 9v-10r | Annotazioni | La mappa raffigura l’area del fiume Elsa, della steccaia e della gora che alimenta il mulino ospedaliero sulla sinistra idrografica, con accanto altro fabbricato di servizio e quello dell’osteria (i tre edifici sono poi rappresentati con alzato ingrandito in alto). Con richiami alfabetici si localizzano anche una stanza per i legnami presente sulla pescaia, un forno posto in un appezzamento di terra lavorativa, vignata. alberata e soda “solita darsi nella locazione del mulino di Stiora 19.6.4.0” e, sempre lungo il fiume, un altro appezzamento con la medesima destinazione agraria “attenente al Podere S. Caterina di Stiora 29.4.4.0”. Il bene pervenne all’ospedale per acquisto da Lorenzo Pucci il 24 aprile 1512 (in parte anche da Taddeo Taddei e Andrea Cecchini il 22 agosto 1652). | Redattore scheda | Anna Guarducci |
|