Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPodere della Casuccia
Datazione1711
AutoriZocchi Stefano
Scala grafica70 canne
Scala numerica1:2106
Altezza (mm)494
Larghezza (mm)410
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentonord-ovest in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Firenze
FondoOspedale di Santa Maria Nuova
Descrizione fondo-
Serie-
Titolo unità archivisticaDescrizione Geografica di tutti i beni che nel presente stato gode e possiede il Venerabile Spedale di S.a Maria Nuova della Città di Firenze, fatta d’ordine e commissione di Monsig.re Ill.mo e Rev.mo Antonio Cappelli moderno Spedalingo delle sue Fattorie della Pieve a Pitiana, e della Romola delineate da Stefano Zocchi Agrimensore Fiorentino l’anno 1711
Numero unità archivistica695
Descrizione unità archivisticaRegistro cartaceo rilegato in pergamena di carte numerate 1-130 (di cui bianche cc. 3, 5, 8, 10-11, 14-15, 18-19, 21, 23, 27, 29-31, 33, 35, 37, 39, 41, 45, 47, 51, 53, 55, 57, 59, 61, 65, 67. 69, 73, 75-76, 81, 83, 87, 89, 91, 93, 95, 97, 99, 101, 105, 107, 109, 111, 113, 115, 117, 119, 121, 123, 127 e 129), con mappe disegnate a china e acquerello. Risultano mancanti le cc. 63-64. Misura 494x820 mm (a pagine aperte; 494x410 mm una sola pagina). L'autore è Stefano Zocchi che lo realizzò nel 1711 (con mappe originali e con copie di mappe di Giovannozzo Giovannozzi del 1700). Contiene 49 mappe di poderi, di terre spezzate e di fabbricati annessi alle Fattorie di Pitiana e Romola, oggi nei comuni di Reggello e Rignano sull'Arno. La coperta risulta priva di annotazioni o figure; a c. 1 invece compare il frontespizio con arme acquerellata dell’Ospedale e la scritta: Fattorie della Pieve a Pitiana e della Romola, mentre il titolo è alla c. 2. Alla c. 4 compare la presentazione del cabreo da parte dell’Autore allo Spedalingo Antonio Cappelli, 30 settembre 1712, in cui l’agrimensore ricorda il metodo seguito – sul modello dei precedenti cabrei di Giovannozzo Giovannozzi – per descrivere le due fattorie “poste alle radici de Monti della Vallombrosa, nella Diogesi Fiesolana, ove non solo ò riconosciuto, e misurato i beni antichi, ma gl’altri ancora di moderno acquisto per costituire tutto un corpo, come si trova nel presente stato”. Zocchi dichiara di essersi attenuto, per i Beni Antichi, ai Vecchi Campioni e, per i Moderni, alle memorie e contratti; precisa ancora che non tutte le mappe sono di sua mano, “atteso che le piante che in questo Volume si ritrovano dal n. 12 fino al n. 48 inclusive sono state da me copiate dagl’originali fatti in campagna fino nell’anno 1700 da Giovannozzo Giovannozzi Ingegnere di questo Spedale, e mio direttore”. Le mappe da c. 50 a c. 70 sono di mano dello Zocchi ma da 71 in poi compaiono anche altri autori, fra cui Francesco Sodi per alcune mappe di Pitiana ed una della Romola.
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta62r
AnnotazioniLa mappa raffigura un podere in un unico corpo confinato dal Borratello del Sassaiolone e dal Borratello di Rubertoli, posto nel Popolo di San Martino in Campo Filacchi, coltivato a seminativo arborato e soprattutto boschi e pasture per complessive Stiora 536.11.3.4. Il fabbricato colonico, con un annesso, compare ingrandito in alzato in basso a sinistra. Si informa che il podere pervenne per testamento di Giovanni di Niccolò Cavalcanti il 16 luglio 1497. La descrizione compare nella carta 60r.
Redattore schedaLeonardo Rombai
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