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TitoloPodere di Beldramone
Datazione1710
AutoriZocchi Stefano, agrimensore
Scala graficacanne 80 di braccia 6 a terra l'una
Scala numerica1:1655
Altezza (mm)490
Larghezza (mm)805
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentonord-est in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Firenze
FondoOspedale di Santa Maria Nuova
Descrizione fondo-
Serie-
Titolo unità archivisticaDescrizione Geografica Di tutti i Beni, che nel presente stato gode e possiede il Venerabile Spedale di S. Maria Nova della città di Firenze, nella sua fattoria di S. Cassiano, fatta d'ordine dell'Ill.mo e Rev.mo Monsignore Antonio Cappelli moderno Spedalingo, da Stefano Zocchi Agrimensore Fiorentino nel presente Anno 1710
Numero unità archivistica705
Descrizione unità archivisticaIl cabreo è stato realizzato da Stefano Zocchi nel 1710 su commissione di mons. Antonio Cappelli. Si tratta di un volume cartaceo manoscritto di 490x402 mm che raffigura e descrive i 23 poderi che compongono la fattoria di S. Casciano Val di Pesa, appartenente allo Spedale di Santa Maria Nuova. E’ costituito da quattro carte iniziali con frontespizio, presentazione dell’opera, repertorio delle piante e una nota sulla scala di rappresentazione, e a seguire 25 piante acquerellate con relative descrizioni.
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta67v-68r
AnnotazioniSi tratta della pianta del podere di Beldramone, posto nel “Popolo di S. Lucia a Casciano, Potesteria di Barberino”. Sono evidenti l’uso e la sistemazione del suolo (terreno lavorativo olivato, vitato, fruttato e querciato), la suddivisione dei campi e le strade. Il corpo principale si estende su una superficie di stiora 71, panora 11, pugnora 3 e braccia 3 e confina con i beni Barberini e con il podere di Citerna. Vi sono anche tre appezzamenti separati di terreno lavorativo vitato e arborato: il primo (di stiora 95, panora 7, pugnora 11 e braccia 8) è denominato “Campo Lungo” confina con i beni dello Spedale degli Innocenti, di Marcantonio Nobili, dello Spedale di S. Paolo, della Chiesa di S. Bartolomeo e con il podere di Citerna; il secondo (di stiora 48, panora 2, pugnora 8 e braccia 1) è denominato “Campo del Giuncaio” e confina con i beni dello Spedale di San Paolo, con beni Barberini e con il podere di Citerna; il terzo (di stiora 26, panora 1, pugnora 7 e braccia 1) è denominato “Campo de Piantoni” e confina con i beni Barberini, i beni dello Spedale di S. Paolo, della Chiesa di S. Lucia e con il podere di Citerna. In basso a destra è riportata la veduta della casa da lavoratore indicata in pianta con la lettera A. Dalla descrizione si apprende che il podere fu acquistato da Piero di Lucantonio di Piero da Musignano nel 1585.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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