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Titolo | Sorana pianta III |
Datazione | [1779-1783] |
Autori | Bombicci Francesco |
Scala grafica | [1:3000] |
Scala numerica | assente |
Altezza (mm) | 600 |
Larghezza (mm) | 850 |
Num.fogli/tavole | - |
Tecnica | china e acquerello |
Supporto | carta |
Orientamento | nord in alto |
Conservazione | buona |
Archivio | Archivio di Stato di Firenze |
Fondo | Piante dei Capitani di Parte Guelfa |
Descrizione fondo | Il fondo è diviso in cartoni e piante sciolte. |
Serie | Carte sciolte |
Titolo unità archivistica | [Catasto pietroleopoldino di Sorana in Valdinievole] |
Numero unità archivistica | 62 |
Descrizione unità archivistica | La cartella contiene 4 mappe dell'Estimo geometrico-particellare della Comunità di Sorana in Valdinievole degli anni '70 e '80 del Settecento. Le mappe, conservate sciolte, raffigurano il territorio alla scala di 1:3000 (calcolata in pertiche di braccia 6 a terra fiorentine) e, a scale più grandi variabili, gli sviluppi dei centri abitati. |
Titolo sottounità archivistica | - |
Descrizione sottounità archivistica | - |
Numero carta | 1 |
Annotazioni | La figura presenta la simbologia consueta dei catasti geometrici settecenteschi: le strade sono rappresentate con linee continue di colore marrone, i corsi d’acqua con linee azzurre, gli edifici con forme geometriche in rosso chiaro e a volte in giallo. La suddivisione del parcellare è resa mediante linee nere continue e rosse tratteggiate (quando è diverso l’uso del suolo ma uguale il proprietario) e con indicazione in ogni particella del numero (in nero) e della misura della superficie in stiora (in rosso). Molto scarsa la toponomastica, limitata ai corsi d’acqua (Pescia, Rio di Casa Rozza), ad alcune strade e a pochi altri elementi, come: la Chiesa di Casa Rozza e i due ponti di Sorana e di legno sul fiume Pescia. Lo sviluppo del castello di Sorana è rappresentato in scala più grande in alto a sinistra. La documentazione scritta e grafica che compone l’Estimo della Valdinievole, compresi i registri necessari per la comprensione delle mappe, è purtroppo conservata in archivi diversi (Firenze e Lucca) e in fondi diversi. |
Redattore scheda | Leonardo Rombai |