Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Pianta del Porto di Carrara]
Datazione1753
Autori-
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)450
Larghezza (mm)580
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentosud-ovest in alto
Conservazionediscreta
ArchivioArchivio di Stato di Firenze
FondoPiante dello Scrittoio delle Fortezze e Fabbriche
Descrizione fondoIl fondo è composto da varie cartelle, ognuna delle quali contiene alcune piante numerate singolarmente, per un totale di quasi mille pezzi. La documentazione è riferita sia al governo mediceo sia a quello lorenese (secoli XVI-XIX).
Serie-
Titolo unità archivistica-
Numero unità archivistica-
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta381
AnnotazioniLa mappa è relativa al progetto di costruzione del porto di Carrara e dimostra che i lavori ebbero realmente inizio con l'escavazione della Darsena da parte di un centinaio di uomini (soldati e forzati) che utilizzavano “un Puntone a due cucchiaie come quelli che servono nel Porto di Livorno”. La terra estratta “sotto il pel dell'acqua del mare” serviva per realizzare una piattaforma e degli argini sulla spiaggia. La legenda localizza un fabbricato già costruito con le botteghe dei legnaioli e dei fabbri (n. 4) e un fabbricato in via di costruzione “con arcate a forma di loggiato, destinata per la manifattura de cordaggi” (n. 5). Erano inoltre presenti due batterie di 4 e di 2 cannoni con capanne per i militari (n. 8 e n. 9) e si stava costruendo un molo in mare, “formato di cassoni ripieni di getto di calcistruzzo e fortificati da palate” (n. 14). Sono indicati il luogo “dove si tirano in terra le barche” (n. 15), le capanne dei militari (n. 16) e le case già di privati carrarini e poi risarcite e ingrandite e assegnate agli ufficiali e ingegneri (n. 17), la chiesa (n. 18), l'osteria (n. 19) e la fornace da mattoni (n. 20). La data è scritta sul retro con riferimento all'attenzione “du President des Finances du 26 nov. 1753”.
Redattore schedaLeonardo Rombai
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