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TitoloPianta delle paludi situate a Ponente della Città di Livorno state prosciugate gl'ultimi tre anni, mediante il taglio di vari canali rese in parte coltivabili ed altre in colmata per renderle col tempo tutte a coltura
Datazione1754, maggio 20
Autori-
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)350
Larghezza (mm)485
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentonord in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Firenze
FondoPiante dello Scrittoio delle Fortezze e Fabbriche
Descrizione fondoIl fondo è composto da varie cartelle, ognuna delle quali contiene alcune piante numerate singolarmente, per un totale di quasi mille pezzi. La documentazione è riferita sia al governo mediceo sia a quello lorenese (secoli XVI-XIX).
Serie-
Titolo unità archivistica-
Numero unità archivistica-
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta311
AnnotazioniLa mappa è abbastanza simile, seppure più schematica, rispetto alle figure 307 e 308 dello stesso fondo. Raffigura la pianura tra il Calambrone e Livorno con nell'interno le residue aree palustri (Galanchio, Portacci, Paduletta e Gran Padule, in parte ridotti a casse di colmata con le torbide dei rii Cigna e Ugione), la Toretta navigabile e le macchie di Tombolello, perimetrata ad est dalla Strada Maestra Livornese e percorsa dal Canale dei Navicelli e dal Fosso Vecchio dei Navicelli abbandonato. Nel settore più vicino alla città si indicano con colore rosso le aree ormai coltivate. La legenda precisa – insieme ai terreni già acquitrinosi e ora resi coltivabili e alle colmate in corso – anche i canali di scolo aperti fino al mare.
Redattore schedaLeonardo Rombai
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