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Titolo | Pianta del Vicariato di Castiglione Fiorentino |
Datazione | [1778-1786] |
Autori | - |
Scala grafica | miglia 5 toscane |
Scala numerica | 1:50396 |
Altezza (mm) | 430 |
Larghezza (mm) | 580 |
Num.fogli/tavole | - |
Tecnica | china e acquerello |
Supporto | carta |
Orientamento | nord in alto |
Conservazione | buona |
Archivio | Nàrodni Archiv Praha |
Fondo | Rodinný Archiv Toskánsckých Habsburku |
Descrizione fondo | Raccolta della documentazione, pubblica e privata, dei granduchi lorenesi giunta in Boemia al seguito di Leopoldo II, partito precipitosamente da Firenze la mattina del 27 aprile del 1859. |
Serie | Map |
Titolo unità archivistica | [Atlante dei vicariati dello Stato Vecchio Fiorentino] |
Numero unità archivistica | 125 |
Descrizione unità archivistica | Il registro, rilegato, con copertina rigida, senza frontespizio, è composto di cc. 85, con 42 cartografie (ognuna su due carte, r/v), in scale diverse. Nella prima carta, in basso a destra tra parentesi, c’è la sigla “Giachi f.”, che può essere intesa come Giachi fecit, e quindi attribuibile ad uno dei Giachi, autori di decine di raccolte simili. Gli indizi per la datazione sono i seguenti: la presenza della strada dell’Abetone con le poste (risalente al 1778); la mancanza dei forti costruiti negli anni 1788-1789 (come ad esempio il Forte dei Marmi); la mancanza della strada barrocciabile casentinese e della Strada del Muraglione (del 1786). L'opera è quindi da collocare in un periodo compreso fra il 1778 e il 1786 circa, che sono gli anni dell’operosità del cartografo Luigi Giachi. |
Titolo sottounità archivistica | - |
Descrizione sottounità archivistica | - |
Numero carta | 32 |
Annotazioni | La carta accorpa più comunità con i confini di ciascuna di esse (con linee colorate) e riporta i consueti contenuti topografici: insediamenti (in rosso, con quelli religiosi contrassegnati da una croce), strade (in marrone), corpi idrici (in azzurro); l’orografia è resa con lo sfumo. Dal punto di vista amministrativo, la mappa riflette la situazione precedente alla riorganizzazione del Granducato in grandi province denominate “Camere di soprintendenza comunitativa”, organi esclusivi di amministrazione statale. |
Redattore scheda | Anna Guarducci |