Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Insediamenti nei pressi della Fossa Nuova nella Piana di Lucca]
Datazione1659
AutoriNatalini Giuseppe
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)400
Larghezza (mm)970
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina
Supportocarta ruvida
Orientamentonord-est in alto
Conservazionepessima
ArchivioArchivio di Stato di Lucca
FondoOffizio sopra i Paduli di Sesto
Descrizione fondoIl fondo è il frutto del lavoro dell'Offizio omonimo che dal 1560 al 1801 ebbe il compito di provvedere a lavori ordinari e straordinari sui paduli attigui al Lago di Bientina. Il fondo è composto da 27 volumi e 34 buste. Contiene 78 mappe nelle buste numero 45, 46, 48, 58 e 59.
Serie-
Titolo unità archivisticaOffizio sopra i Paduli di Sesto, Terrilogio della Linea Rossa
Numero unità archivistica48
Descrizione unità archivisticaLa busta contiene 15 mappe relative al lago di Sesto collocabili al XVII secolo.
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta22
AnnotazioniLa carta raffigura un corpo di terre comprese tra la strada Maestra, la via dell'Argine e la via di confine tra Paganico e Capannori a sinistra, il canale Frizzone e fossa Nuova a destra. Solo due insediamenti sono descritti col nome disegnato in corsivo: la chiesa di Paganico e la casa dei Signori benefiziari di S. Martino sulla via della dell'Argine, ambedue raffigurate in alzato, in prospettiva a occhio. Paganico è una piccola frazione del comune di Capannori situata a circa 8 Km a est di Lucca, tra il capoluogo e i paesi di Tassignano e Porcari. Sorge in una zona completamente pianeggiante e solcata da vari canali tributari del Rogio. Nel 1063 esisteva già da tempo la chiesa di Santa Maria, presente nella carta che, venne donata per un terzo ai Canonici di San Martino i quali per molti secoli furono i padroni di buona parte delle terre nella zona. La chiesa dipendeva, almeno fin dal 983, dalla Pieve di Santo Stefano di Villa presso San Ginese mentre più tardi, verso il 1260, passò alla Pieve di San Paolo con la quale rimase per molti secoli.
Molte proprietà provenivano agli enti ecclesiastici da offerte fatte dagli abitanti del luogo in cambio di messe a suffragio per la propria anima. Come si vede, fin dall'alto Medioevo la maggior parte delle terre coltivate ed incolte di Paganico erano possedute da enti ecclesiastici ed assistenziali e tale situazione si perpetuò nel tempo. Molti erano gli abitanti dei paesi confinanti che conducevano terreni a livello a Paganico. La carta in questione attesta proprio questo. Da rilevare, fra gli altri, gli appezzamenti degli spettabili Nicola Santini, Bottini e Poggi.
Redattore schedaFrancesco Pacini
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