Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Il canale Rogio]
Datazione1786
Autori-
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)290
Larghezza (mm)440
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina
Supportocarta ruvida su tela
Orientamentonord in alto
Conservazionediscreta
ArchivioArchivio di Stato di Lucca
FondoOffizio sopra i Paduli di Sesto
Descrizione fondoIl fondo è il frutto del lavoro dell'Offizio omonimo che dal 1560 al 1801 ebbe il compito di provvedere a lavori ordinari e straordinari sui paduli attigui al Lago di Bientina. Il fondo è composto da 27 volumi e 34 buste. Contiene 78 mappe nelle buste numero 45, 46, 48, 58 e 59.
Serie-
Titolo unità archivistica[Mappe varie. Sec. XVI-XVIII]
Numero unità archivistica46
Descrizione unità archivisticaLa busta contiene 24 mappe relative al lago di Sesto collocabili tra XVI e XVIII secolo.
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta22
AnnotazioniLa mappa descrive l'andamento delle acque del canale Rogio nel punto del perno; indica con precisione le sponde dei campi ancora coltivabili, i bancacci, cioè le pareti del fosso, nonché le fosse nei dintorni di Massa Macinaia. Alcune lettere maiuscole contrassegnano il corso del Rogio e delle fosse. A destra in basso una legenda spiega il significato delle lettere, spesso ripetendo indicazioni presenti sulla mappa. Con la lettera E ed F sono indicate le misurazioni di profondità fatte a est del perno. Con la lettera G si indica il ponte a Strada con l'altezza dal fondo del Rogio fino all'arcata del ponte; segue l'indicazione dell'altezza e della forma delle cataratte e compare anche la denominazione: Fossa delle barche, quasi a sottolineare la funzione di canale navigabile del corso d'acqua. Subito dopo lo scavo del Canale Imperiale i lucchesi dovettero impegnarsi a impedire che le acque del Serchio defluissero nel lago di Bientina anche in regime di piena. Tra il 1786 e il 1787 i lucchesi provvidero l'Ozzeri di cataratte. Importantissimo era lo studio dell'altezza che potevano raggiungere le acque proprio a causa del fatto che il canale era attraversato da numerosi ponti, che potevano essere messi in pericolo da un eccessivo rialzarsi delle acque. Da sempre infatti l'Ozzeri svolgeva la funzione di drenaggio delle campagne, facendo scolare le acque tanto verso il lago di Bientina che verso il Serchio. Il diverso deflusso delle acque si determinava in un punto detto perno, che risultava essere estremamente variabile in ragione del diverso livello delle acque del lago e del Serchio. La carta presenta uno studio preliminare per l'edificazione delle cataratte di cui abbiamo detto.
Redattore schedaFrancesco Pacini
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