Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Disegno della Serezza]
Datazione1639
Autori-
Scala graficacanne 500
Scala numerica1:6448
Altezza (mm)470
Larghezza (mm)730
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta ruvida su tela
Orientamentoovest in alto
Conservazionemediocre
ArchivioArchivio di Stato di Lucca
FondoOffizio sopra i Paduli di Sesto
Descrizione fondoIl fondo è il frutto del lavoro dell'Offizio omonimo che dal 1560 al 1801 ebbe il compito di provvedere a lavori ordinari e straordinari sui paduli attigui al Lago di Bientina. Il fondo è composto da 27 volumi e 34 buste. Contiene 78 mappe nelle buste numero 45, 46, 48, 58 e 59.
Serie-
Titolo unità archivistica[Mappe varie. Sec. XVI-XVIII]
Numero unità archivistica46
Descrizione unità archivisticaLa busta contiene 24 mappe relative al lago di Sesto collocabili tra XVI e XVIII secolo.
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta14
AnnotazioniLa mappa descrive il percorso del canale nominato Serezza. In alto a destra è rappresentata la scala: Canne 500 di Braccia 5 l'una a Panno. La Serezza ha a sinistra terreni agricoli e aree verdi, presenti anche sulla destra della carta. Il canale è attraversato dal ponte della via di Bientina che conduce alle Cascine. Le acque dell'Arno costeggiano alcuni poderi e la città di Vico, nel punto in cui riceve le acque della Serezza.
All'altezza delle Cascine dalla Serezza si diparte la Serezzina che confluisce di nuovo nella Serezza all'altezza di Vico. In basso, all'estremità destra della carta, il lago è chiuso da un argine che va dalle Cerbaie ai monti Pisani, detto Argine Grosso; il lago riceve le acque del rio di Buti. Tra le vecchie cataratte di Vico e le nuove di Riparotto è raffigurato il taglio proposto per la Serezza dall'illustrissimo Marchese S. Angelo. La legenda, a sinistra in basso, fornisce indicazioni sulle possibilità di allagamento della Serezzina, sulla necessità di erigere argini e sulle loro rispettive dimensioni:
ABC Serezzina che si dovrà allargare secondo la larghezza della Serezza e drizzare le tortuosità;
A Luogo dove anderebbe un Argine attraverso per fermare lo scolo Vechio;
D Luogo dove anderebbe un argine simile;
BE fra questi due luoghi l'argine verso le risaie, e guati fatto al segno che bisogna;
BF fra questi dua luogi l'argine e nel medesimo modo, e fra FD non ci sia fatto molto grande essendovi il sito che aiuta il nostro bisogno;
E' stato usato il rosa per i centri abitati di Riparotto, Vico, le Cascine, in alzato e pseudoprospettiva. Solo Buti è raffigurato da una semplice scritta. Fra il 1590 e il 1598 si succedettero accese dispute tra lucchesi e fiorentini per lo scolo del canale emissario del lago, per la costruzione degli argini, l'apertura o la chiusura delle cateratte. La rovina dell'Argine del Serchio riconduceva molte delle sue acque a scolare nel lago, anche a causa della chiusura delle cateratte di Ripafratta, provvedimento che i lucchesi osteggiavano. I fiorentini presero la decisione di chiudere a loro piacimento le cateratte di Vico, in violazione di quanto Cosimo II aveva concesso ai lucchesi nel 1620 cioè che le cateratte rimanessero sempre aperte salvo dieci giorni l'anno.
Nel 1637 il governo granducale ordinò di elevare una Tura allo sbocco del lago; la Repubblica di Lucca ottenne che questa non fosse costruita, promettendo di dare inizio in breve ai lavori necessari al contenimento del Serchio. I lavori tardarono, tanto che nel 1646 si ebbe una delle maggiori espansioni del lago e nel 1665 fu finalmente costruito il nuovo emissario del lago. Nel 1639 il marchese Sant'Angelo, come intermediario tra le parti, di fronte alla minaccia della Tura, propose diverse soluzioni: i lucchesi scelsero quella di costruire un nuovo canale emissario del lago. A questo progetto, peraltro mai realizzato in questa forma, si riferisce la mappa in esame.
Redattore schedaFrancesco Pacini
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