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Titolo[Carta dell'inondazione delle campagne lucchesi e granducali causata dall'ostruzione della Serezza]
Datazione1755
Autori-
Scala grafica[1:50000]
Scala numericaassente
Altezza (mm)560
Larghezza (mm)510
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportopergamena
Orientamentoest in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Lucca
FondoOffizio sopra i Paduli di Sesto
Descrizione fondoIl fondo è il frutto del lavoro dell'Offizio omonimo che dal 1560 al 1801 ebbe il compito di provvedere a lavori ordinari e straordinari sui paduli attigui al Lago di Bientina. Il fondo è composto da 27 volumi e 34 buste. Contiene 78 mappe nelle buste numero 45, 46, 48, 58 e 59.
Serie-
Titolo unità archivistica[Mappe varie. Sec. XVI-XVIII]
Numero unità archivistica46
Descrizione unità archivisticaLa busta contiene 24 mappe relative al lago di Sesto collocabili tra XVI e XVIII secolo.
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta1
AnnotazioniLa mappa raffigura la zona di confine tra lo stato fiorentino e lo stato lucchese. Particolare attenzione è prestata ai confini e alla organizzazione paesistico–territoriale.
In alto, in rosso, il confine; il grigio delle montagne lascia il posto, al centro, al colore verde utilizzato per rappresentare il lago di Bientina che riceve le acque provenienti da più parti: dal Leccio e dalla fossa Nuova a sinistra, dal lago Piccione in alto e dalla fossa Malora a destra; in basso è raffigurata la Tura, le cui acque, passando per le cataratte di Riparotto, si riversano in Arno.
L'autore ha usato tre diversi modi per rappresentare utilizzazioni diverse del territorio intorno al lago: i luoghi paludosi e i pagliareti, presenti anche a destra nei pressi dell'Argine Grosso, sono contrassegnati da una lettera maiuscola, a china sono rappresentati i ciuffi di erbe palustri, mentre l'uso dell'acquarello e il giallo ocra indicano i luoghi che sono destinati a restare asciutti e sono quindi utilizzati come seminativi. Un verde misto a marrone ha la funzione di indicare i luoghi coltivati a frutteti, contrassegnati da una terza lettera maiuscola.
Nella ultima zona descritta sono sparsi qua e la' alberelli dalle forme semplici e lineari. Tale rappresentazione di diverse colture compare anche, oltre che ai confini del lago, nei pressi dello stato lucchese, collocato in basso a sinistra, più precisamente nelle vicinanze di Paganico, Parezzana, Badia Pozzeveri. Il disegnatore ha utilizzato la tratteggiatura per indicare l'Arginetto Vecchio della Serezza tra il ponte di Bientina e il ponte di Vico. I vari centri sono raffigurati in alzato e in pseudoprospettiva con l'unica eccezione della città di Lucca, rappresentata in pianta in basso. Precisa e attinente alla realtà è la descrizione del corso del fiume Serchio, rappresentato in colore verde. Il fiume riceve le acque del lago di Bientina attraverso il Rogio che rappresenta con i suoi numerosi rii lo scolo generale delle campagne lucchesi.
La carta è arricchita da un cartiglio grande a destra, il significato delle lettere maiuscole si apprezza per i colori intensi e per la cura dei particolari:
A Luoghi Paludigni e Pagliareti;
B Luoghi bassi, che sogliono restar' ordinariamente asciutti per farvi la fementa de minuti per il secondo raccolto;
C Luoghi coltivati e fruttiferi presentemente inondati e setto acqua per la Serezza serrata;
D Tura o sia Argine fatto nella Fossa Serezza per cui rimane serrata affatto;
E Argine scarnito dalla parte verso il Territorio di Vico;
F Confine tra il Lucchese e Fiorentino;
G Andamento? Vecchio della Serezza;
H Ozzeri o Rogio scolo generale della Campagna Lucchese.
La dizione Argine Grosso rimanda all'opera voluta da Cosimo I nel 1550, e cioè la costruzione di un muraglione dalle colline di Bientina fino a quelle di Buti al fine di prosciugare le terre tra l'Argine e l'Arno e garantire una portata costante alle gore che alimentavano i numerosi mulini.
Redattore schedaFrancesco Pacini
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