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Titolo[Cartone delle terre circostanti il lago di Sesto o Bientina fatto fare da Nicolao Diodati]
Datazione[1674]
Autori-
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)420
Larghezza (mm)1150
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina
Supportocarta ruvida su tela
Orientamentonord in alto
Conservazionemediocre
ArchivioArchivio di Stato di Lucca
FondoOffizio sopra i Paduli di Sesto
Descrizione fondoIl fondo è il frutto del lavoro dell'Offizio omonimo che dal 1560 al 1801 ebbe il compito di provvedere a lavori ordinari e straordinari sui paduli attigui al Lago di Bientina. Il fondo è composto da 27 volumi e 34 buste. Contiene 78 mappe nelle buste numero 45, 46, 48, 58 e 59.
Serie-
Titolo unità archivistica[Mappe varie. Sec. XVI-XVIII]
Numero unità archivistica45
Descrizione unità archivisticaLa busta contiene 29 mappe relative al lago di Sesto collocabili tra XVI e XVIII secolo.
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta26
AnnotazioniLa mappa rappresenta la parte del sistema dei canali che alimentano il lago di Sesto, compresa tra il Rogio e il Leccio a ovest e ad est, il muro della Dezza a nord e il lago a sud. I corsi d'acqua sono superati da ponti, in alzato e a pseudoprospettiva, sulla strada Romana di Capannori. La Dezza Nuova è superata con un ponte sia lungo la strada Romana che lungo quella di Capannori. Il tratto del torrente Leccio, che compare nella carta, è valicato dall'arcata di un ponte dotato di spallette e giunge alla strada Romana di Capannori. La strada che va da Camigliano fino all'estremità nord della carta, dove compare la scritta muro, reca la scrittura: Letto nuovo della Dezza e sotto: Letto vecchio della Dezza.
Il letto nuovo della Dezza confluisce con la Ralla che è la continuazione del letto vecchio della Dezza e forma la fossa Nuova. La carta riguarda la destinazione a coltura delle terre in prossimità del lago e rileva la presenza di oliveti e vigne; nelle zone umide del piano è presente il castagneto; non mancano sterpeti, prati e terre a pascolo. Alcuni documenti accennano alla presenza di alcuni mulini lungo il corso del Leccio.
Redattore schedaFrancesco Pacini
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