Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Terreni tra il Rogio e la Fossa Nera]
Datazione1560-1580
AutoriMassei Giovanni
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)440
Larghezza (mm)300
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina
Supportocarta ruvida su tela
Orientamentonord in alto
Conservazionepessima
ArchivioArchivio di Stato di Lucca
FondoOffizio sopra i Paduli di Sesto
Descrizione fondoIl fondo è il frutto del lavoro dell'Offizio omonimo che dal 1560 al 1801 ebbe il compito di provvedere a lavori ordinari e straordinari sui paduli attigui al Lago di Bientina. Il fondo è composto da 27 volumi e 34 buste. Contiene 78 mappe nelle buste numero 45, 46, 48, 58 e 59.
Serie-
Titolo unità archivistica[Mappe varie. Sec. XVI-XVIII]
Numero unità archivistica45
Descrizione unità archivisticaLa busta contiene 29 mappe relative al lago di Sesto collocabili tra XVI e XVIII secolo.
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta15
AnnotazioniLa mappa rappresenta terre lavorative, arginetti e pagliareti. Lungo le vie disegnate a destra e a sinistra della carta scorrono due corsi d'acqua nei quali si possono riconoscere agevolmente, per il profilo, il Rogio a sinistra e la fossa Nera a destra. Il disegnatore ha utilizzato esclusivamente la tecnica a china, con tratto sobrio e flessuoso, unito a una calligrafia chiara e leggibile. Linee ondulate tracciate a mano libera indicano il tracciato dei corsi d'acqua.
La mappa racconta in estrema sintesi una parte importante della storia del lago: la lotta continua per strappare la parte paludosa al suo tratto naturale e renderla utilizzabile all'uomo. La zona dei pagliareti, prevalentemente dislocati nella zona a nord ed est del lago, la zona meno profonda alla confluenza delle acque della fossa Navareccia, sono una vera e propria terra di confine tra i terreni produttivi e quelli improduttivi. La mappa censisce in maniera molto accurata ciò che è suscettibile di fornire un ricavo (terra lavorativa) distinguendolo da ciò che invece non garantisce sempre tale possibilità, rimanendo spesso sommerso dalle acque.
Redattore schedaFrancesco Pacini
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