Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPianta della confinazione fatta nei Mesi d'Ott.bre e di Nov. dell'An. 1782 nella Montagna di Pistoia tra il Territorio di Popiglio Stato di Toscana, e i Comuni di Lucchio, e di Vico Pancellorum Stato della Repubblica di Lucca
Datazione1783, luglio 28
AutoriBombicci Francesco, ingegnere deputato per parte dello Stato di Toscana; Pellegrini Tommaso Gaetano, ingegnere della Serenissima Repubblica di Lucca
Scala graficapertiche 200 di braccia 5 l'una a panno fiorentine
Scala numerica1:2964
Altezza (mm)485
Larghezza (mm)1535
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoovest in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Firenze
FondoPiante antiche dei confini
Descrizione fondoLe piante e le carte relative ai confini dello Stato toscano facevano anticamente parte dell'archivio dei Nove conservatori della giurisdizione e del dominio fiorentino, magistratura alla quale era affidata anche la tutela dei confini dello Stato durante il Principato mediceo. Durante il periodo lorenese, una parte delle competenze svolte dagli organi centrali fu trasferita alle nuove comunità istituite o rinnovate, procedendo con l’abolizione nel 1769 delle magistrature dei Nove e dei Capitani di parte ed alla creazione della Camera delle Comunità. Questo nuovo organo, dotato di personale tecnico, ed organizzato in due settori (quello degli affari contenziosi e quello degli affari economici) ebbe anche competenza sulle questioni di confine nonché la gestione del relativo archivio. Con il motuproprio del 5 aprile 1784 l'archivio delle Riformagioni, all'interno del quale era confluito due anni prima anche l'archivio dei Confini, fu trasferito alle dipendenze dell'Avvocato regio (creato nel 1778) a cui fu attribuita anche la funzione giurisdizionale sui confini e la cura del relativo archivio, precedentemente ordinato e inventariato. Il materiale cartografico fu così distinto fra “Piante antiche”, anteriori al 1782, e “Piante moderne”, relative al periodo 1782-1857. Le prime furono raccolte in registri o arrotolate in tubi di ferro detti “cannoni” e suddivise come le filze corrispondenti, alle quali sono collegate mediante rinvii, in nove “caselle” relative ai differenti tratti di confine del Granducato. Le altre, sempre arrotolate in tubi di ferro, furono invece suddivise in sezioni.
Nel periodo della dominazione francese così come al momento della restaurazione del Granducato, nel 1815, le questioni concernenti i confini ed il relativo archivio continuarono ad essere amministrate dall'Avvocato regio.
Serie-
Titolo unità archivisticaCasella IX
Numero unità archivistica9
Descrizione unità archivisticaLa casella contiene la documentazione cartografica relativa alle confinazioni della Valdinievole, del pistoiese e del pisano con Lucca, Modena, Bologna e Vernio. Questa è in parte raccolta in registri ed in parte suddivisa e conservata all'interno di tubi di ferro detti 'cannoni'.
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta121a
AnnotazioniIl disegno mostra schematicamente il confine fra il territorio di Popiglio (Granducato di Toscana) e ed i territori di Lucchio e Vico Pancellorum (Stato di Lucca). La rappresentazione è priva di particolari paesaggistici e riporta solamente: la linea divisoria con termini giurisdizionali, Il fiume Lima che determina in parte il confine, i corsi d’acqua denominati rio di Dogno, forra di Ridrafico, fosso di Giomeglio e forra di Certobuono, ed infine le strade, quali la “strada che porta a Vico Pancellorum” e la “strada dei canali”. Si noti anche l’indicazione delle proprietà lungo il confine con il territorio di Vico Pancellorum e, per quanto riguarda gli edifici, l’indicazione della casa del podere del Piastreto e del seccatoio di Giumeglio. Nell’annotazione riportata nel riquadro a destra gli autori della pianta dichiarano che “la distanza del Corso del Fiume Lima dal Punto dell’Estremità della Linea che dal Termine XV fra Lucchio, e Pupilio scende in detto Fiume fino al punto della Confluenza del Piccolo Fossetto che scaturisce dalla Tana a Termini, o sia Promaticcia, con il medesimo Fiume fra Vico Pancellorum, e Pupilio è di Pertiche 150 di Braccia 5 a Panno Fiorentine per Ciascheduna Pertica come risultano dalla presente Pianta, e si osservano notate Lungo il detto Corso, e non già di Pertiche 404 come si enuncia nell’Istrumento della Confinazione, Pubblicato il di 22 novembre 1782 […]”. E' riportata anche una seconda scala corrispondente a braccia 1000 fiorentine (= 194 mm). Questo documento è conservato, insieme alla c. 121b, all’interno del cannone 26.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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