Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPianta della confinazione fatta in quest’anno MDCCLXXI fra il territorio Lucchese, comune di Porcari e di S. Martino in Colle ed il Territorio Fiorentino comune di Montecarlo dalla Marginetta detta della Bucchiarina per la strada di poggio Mozzi di promiscua giurisdizione fino al termine di poggio Mozzi riapposto già nell’anno MDCCLXVII, e da questo fino al termine esistente sulla volta del rio della Tazzera denominato il termine forato
Datazione1771
AutoriBombicci Francesco, ingegnere per la parte dello Stato di Toscana; Duccini Romano, ingegnere per parte dello Stato della Serenissima Repubblica di Lucca
Scala graficacanne 90 di braccia 5 l'una a panno fiorentine
Scala numerica1:2022
Altezza (mm)650
Larghezza (mm)1155
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentonord-ovest in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Firenze
FondoPiante antiche dei confini
Descrizione fondoLe piante e le carte relative ai confini dello Stato toscano facevano anticamente parte dell'archivio dei Nove conservatori della giurisdizione e del dominio fiorentino, magistratura alla quale era affidata anche la tutela dei confini dello Stato durante il Principato mediceo. Durante il periodo lorenese, una parte delle competenze svolte dagli organi centrali fu trasferita alle nuove comunità istituite o rinnovate, procedendo con l’abolizione nel 1769 delle magistrature dei Nove e dei Capitani di parte ed alla creazione della Camera delle Comunità. Questo nuovo organo, dotato di personale tecnico, ed organizzato in due settori (quello degli affari contenziosi e quello degli affari economici) ebbe anche competenza sulle questioni di confine nonché la gestione del relativo archivio. Con il motuproprio del 5 aprile 1784 l'archivio delle Riformagioni, all'interno del quale era confluito due anni prima anche l'archivio dei Confini, fu trasferito alle dipendenze dell'Avvocato regio (creato nel 1778) a cui fu attribuita anche la funzione giurisdizionale sui confini e la cura del relativo archivio, precedentemente ordinato e inventariato. Il materiale cartografico fu così distinto fra “Piante antiche”, anteriori al 1782, e “Piante moderne”, relative al periodo 1782-1857. Le prime furono raccolte in registri o arrotolate in tubi di ferro detti “cannoni” e suddivise come le filze corrispondenti, alle quali sono collegate mediante rinvii, in nove “caselle” relative ai differenti tratti di confine del Granducato. Le altre, sempre arrotolate in tubi di ferro, furono invece suddivise in sezioni.
Nel periodo della dominazione francese così come al momento della restaurazione del Granducato, nel 1815, le questioni concernenti i confini ed il relativo archivio continuarono ad essere amministrate dall'Avvocato regio.
Serie-
Titolo unità archivisticaCasella IX
Numero unità archivistica9
Descrizione unità archivisticaLa casella contiene la documentazione cartografica relativa alle confinazioni della Valdinievole, del pistoiese e del pisano con Lucca, Modena, Bologna e Vernio. Questa è in parte raccolta in registri ed in parte suddivisa e conservata all'interno di tubi di ferro detti 'cannoni'.
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta119
AnnotazioniIl documento, conservato all'interno del cannone 24, illustra la linea di confine fra il territorio di Montecarlo (Granducato di Toscana) ed i territori di Porcari e S. Martino in Colle (Stato di Lucca), che “dalla Marginetta detta della Bucchiarina” va al termine di Poggio Mozzi, seguendo l’andamento della strada omonima “di promiscua giurisdizione”, e da questo arriva al termine posto sulla volta del rio della Tazzera detto “termine forato”. Sono riportati con precisione i tutti termini giurisdizionali, indicandoli con i numeri romani, e la suddivisione delle proprietà.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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