Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloCopia della Mappa fatta dai SS. Veraci, e Giannetti ordinata dal S. Giudice Colonna nel dì 19 dicembre 1722 e presentata a 23 dicembre 1724
Datazione1778
AutoriCaluri Giovanni
Scala graficapertiche 60 lucchesi
Scala numerica1:1500
Altezza (mm)360
Larghezza (mm)1540
Num.fogli/tavole9
Tecnicachina
Supportocarta
Orientamentosud-ovest in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Firenze
FondoPiante antiche dei confini
Descrizione fondoLe piante e le carte relative ai confini dello Stato toscano facevano anticamente parte dell'archivio dei Nove conservatori della giurisdizione e del dominio fiorentino, magistratura alla quale era affidata anche la tutela dei confini dello Stato durante il Principato mediceo. Durante il periodo lorenese, una parte delle competenze svolte dagli organi centrali fu trasferita alle nuove comunità istituite o rinnovate, procedendo con l’abolizione nel 1769 delle magistrature dei Nove e dei Capitani di parte ed alla creazione della Camera delle Comunità. Questo nuovo organo, dotato di personale tecnico, ed organizzato in due settori (quello degli affari contenziosi e quello degli affari economici) ebbe anche competenza sulle questioni di confine nonché la gestione del relativo archivio. Con il motuproprio del 5 aprile 1784 l'archivio delle Riformagioni, all'interno del quale era confluito due anni prima anche l'archivio dei Confini, fu trasferito alle dipendenze dell'Avvocato regio (creato nel 1778) a cui fu attribuita anche la funzione giurisdizionale sui confini e la cura del relativo archivio, precedentemente ordinato e inventariato. Il materiale cartografico fu così distinto fra “Piante antiche”, anteriori al 1782, e “Piante moderne”, relative al periodo 1782-1857. Le prime furono raccolte in registri o arrotolate in tubi di ferro detti “cannoni” e suddivise come le filze corrispondenti, alle quali sono collegate mediante rinvii, in nove “caselle” relative ai differenti tratti di confine del Granducato. Le altre, sempre arrotolate in tubi di ferro, furono invece suddivise in sezioni.
Nel periodo della dominazione francese così come al momento della restaurazione del Granducato, nel 1815, le questioni concernenti i confini ed il relativo archivio continuarono ad essere amministrate dall'Avvocato regio.
Serie-
Titolo unità archivistica[Confine fra Granducato di Toscana e Stato di Lucca presso il lago di Massaciuccoli]
Numero unità archivistica107
Descrizione unità archivisticaSi tratta di un piccolo registro costituito da 9 tavole relative alla confinazione fra Granducato di Toscana e Stato di Lucca presso il lago di Massaciuccoli.
Titolo sottounità archivisticaCasella IX
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta107-I
AnnotazioniNella tavola è raffigurato in maniera del tutto schematica il padule adiacente al lago di Massaciuccoli, sul quale passa la linea divisoria fra il Granducato di Toscana e lo Stato di Lucca. Sono riportati: i termini di confine, la fossa dell’ing. Santini (2), la fossa Magna (3), i Panconi (4) e la casetta murata di fossa Magna (5), la foce e il laghetto dell’Archianni (7 e 8), il lago della Gusciona (11), la fossa dell’Oncile (9), la fossa della Barra Vecchia (12), la Barra del Chiaro che si dice fossa dei pisani e la fossa che si dice dei lucchesi o del Caccino. Nelle annotazioni riportate nel riquadro in basso si spiega che lungo questa fossa, secondo i pisani, doveva trovarsi la fossa Barra Nuova. Di essa nello spazio compreso fra le lettere A e B non c’è traccia, mentre si riconosce nello spazio fra le lettere B e C. Le annotazioni riportate sotto il titolo precisano invece che i numeri in celeste fanno riferimento al disegno e alle misure dell’ing. Rinaldi del 1727, mentre i numeri e le linee di color rosso indicano l’andamento e le distanze ritrovate nella visita fatta il 30 giugno e il 2-3 luglio del 1778. I numeri romani si riferiscono invece ai punti in cui sono stati effettuati gli scandagli lungo la riva del lago. (Cfr. le relative sezioni alle cc. 107-1, 107-2, 107-3, 107-4, 107-5, 107-6). In basso a destra sono riportati la pianta ed il profilo dei panconi e casetta dei pescatori di Fossa Magna. E' presente una seconda scala di braccia 100 lucchesi (= 78 mm).
Redattore schedaCinzia Bartoli
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