Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Disegno di terminazione del Lago di Maciuccoli verso la Pietra Mortaia]
Datazione[1778]
Autori-
Scala graficapertiche 600 lucchesi
Scala numerica1:12826
Altezza (mm)312
Larghezza (mm)431
Num.fogli/tavole9
Tecnicachina
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Firenze
FondoPiante antiche dei confini
Descrizione fondoLe piante e le carte relative ai confini dello Stato toscano facevano anticamente parte dell'archivio dei Nove conservatori della giurisdizione e del dominio fiorentino, magistratura alla quale era affidata anche la tutela dei confini dello Stato durante il Principato mediceo. Durante il periodo lorenese, una parte delle competenze svolte dagli organi centrali fu trasferita alle nuove comunità istituite o rinnovate, procedendo con l’abolizione nel 1769 delle magistrature dei Nove e dei Capitani di parte ed alla creazione della Camera delle Comunità. Questo nuovo organo, dotato di personale tecnico, ed organizzato in due settori (quello degli affari contenziosi e quello degli affari economici) ebbe anche competenza sulle questioni di confine nonché la gestione del relativo archivio. Con il motuproprio del 5 aprile 1784 l'archivio delle Riformagioni, all'interno del quale era confluito due anni prima anche l'archivio dei Confini, fu trasferito alle dipendenze dell'Avvocato regio (creato nel 1778) a cui fu attribuita anche la funzione giurisdizionale sui confini e la cura del relativo archivio, precedentemente ordinato e inventariato. Il materiale cartografico fu così distinto fra “Piante antiche”, anteriori al 1782, e “Piante moderne”, relative al periodo 1782-1857. Le prime furono raccolte in registri o arrotolate in tubi di ferro detti “cannoni” e suddivise come le filze corrispondenti, alle quali sono collegate mediante rinvii, in nove “caselle” relative ai differenti tratti di confine del Granducato. Le altre, sempre arrotolate in tubi di ferro, furono invece suddivise in sezioni.
Nel periodo della dominazione francese così come al momento della restaurazione del Granducato, nel 1815, le questioni concernenti i confini ed il relativo archivio continuarono ad essere amministrate dall'Avvocato regio.
Serie-
Titolo unità archivistica[Confine fra Granducato di Toscana e Stato di Lucca presso il lago di Massaciuccoli]
Numero unità archivistica107
Descrizione unità archivisticaSi tratta di un piccolo registro costituito da 9 tavole relative alla confinazione fra Granducato di Toscana e Stato di Lucca presso il lago di Massaciuccoli.
Titolo sottounità archivisticaCasella IX
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta107-8
AnnotazioniLa pianta, copiata dall’originale posseduto dal nobile Giovanni Attilio Arnolfini, raffigura schematicamente il padule adiacente al lago di Massaciuccoli, con l’indicazione in rosso (e con il n. 1) della linea di confine fra Granducato e Stato di Lucca stabilita con la sentenza del 1571. Questa parte dal mare e, seguendo prima l’andamento della fossa nuova e poi la gronda del lago, arriva alla fossa dell’Oncile e prosegue, dividendo il lago dell’Aguscione, attraverso il padule per giungere prima al lago detto “Lagostanza” dove si trova un termine murato e poi al termine di Pietra Mortaia. Sono riportati anche la linea e i termini H e K, che furono apposti in accordo fra l’Arcivescovo di Pisa e il Vescovo di Lucca, in base ai quali “s’assegnarono C. 300 e più al detto Arcivescovo di Pisa, pro bono pacis con l’intervento dell’Operario di S. Croce, et il Rettore dell’Ospedale come per detta Sentenza data il 1584, reservandosi però in essa le ragioni così della Rep.ca come dello Stato di Pisa, perché ciascuno pretendeva a suo favore oltre all’accordo, e composizione seguita”.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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