Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Pianta del fiume Serchio ala confine fra Barga, Gallicano e Bolognano di Lucca]
Datazione[1699]
Autori-
Scala graficapertiche 600 di braccia 5 fiorentine per ciascuna
Scala numerica1:6325
Altezza (mm)475
Larghezza (mm)1190
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoest nord-est in alto
Conservazionediscreta
ArchivioArchivio di Stato di Firenze
FondoPiante antiche dei confini
Descrizione fondoLe piante e le carte relative ai confini dello Stato toscano facevano anticamente parte dell'archivio dei Nove conservatori della giurisdizione e del dominio fiorentino, magistratura alla quale era affidata anche la tutela dei confini dello Stato durante il Principato mediceo. Durante il periodo lorenese, una parte delle competenze svolte dagli organi centrali fu trasferita alle nuove comunità istituite o rinnovate, procedendo con l’abolizione nel 1769 delle magistrature dei Nove e dei Capitani di parte ed alla creazione della Camera delle Comunità. Questo nuovo organo, dotato di personale tecnico, ed organizzato in due settori (quello degli affari contenziosi e quello degli affari economici) ebbe anche competenza sulle questioni di confine nonché la gestione del relativo archivio. Con il motuproprio del 5 aprile 1784 l'archivio delle Riformagioni, all'interno del quale era confluito due anni prima anche l'archivio dei Confini, fu trasferito alle dipendenze dell'Avvocato regio (creato nel 1778) a cui fu attribuita anche la funzione giurisdizionale sui confini e la cura del relativo archivio, precedentemente ordinato e inventariato. Il materiale cartografico fu così distinto fra “Piante antiche”, anteriori al 1782, e “Piante moderne”, relative al periodo 1782-1857. Le prime furono raccolte in registri o arrotolate in tubi di ferro detti “cannoni” e suddivise come le filze corrispondenti, alle quali sono collegate mediante rinvii, in nove “caselle” relative ai differenti tratti di confine del Granducato. Le altre, sempre arrotolate in tubi di ferro, furono invece suddivise in sezioni.
Nel periodo della dominazione francese così come al momento della restaurazione del Granducato, nel 1815, le questioni concernenti i confini ed il relativo archivio continuarono ad essere amministrate dall'Avvocato regio.
Serie-
Titolo unità archivisticaCasella V
Numero unità archivistica5
Descrizione unità archivisticaLa casella contiene la documentazione relativa alle confinazioni del barghigiano con Lucca e Modena. Questa è in parte raccolta in un registro ed in parte suddivisa e conservata all'interno di tubi di ferro detti 'cannoni'.
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta58c
AnnotazioniLa pianta raffigura il corso del fiume Serchio che separa il territorio di Barga dal territorio dello Stato di Lucca (e in parte da quello dello Stato di Modena), nel tratto compreso fra il rio di Trepignano e la confluenza del fiume Ania. La rappresentazione piuttosto accurata mette in evidenza l’uso e la sistemazione del suolo (terreni in parte lavorativi ed in parte prativi e macchiosi) nei piani di Ribbiano, Mologno, Isola, Catarozzo, Fornaci e Pedona, i lavori (steccaie, etc…) realizzati lungo il fiume, i corsi d’acqua affluenti (oltre a quelli già nominati, rio del Lombardo, riodi Castelvecchio, rio della Corsonna, rio di Nebbiana, rio di Rigali, rio di Bugliolo, rio dell’Orsucci, rio di Vicinale, rio di Gragno, rio del Bianchino, e torrente Loppora) e la dislocazione degli insediamenti (come l’arsenale de’ Remi di S.A.R., le numerose case sparse segnalate con i nomi dei proprietari, i mulini). Sono indicati anche gli abitati di Barca e Bolognana. Quest’ultimo si trova in quella parte di territorio per il quale lo stato di Lucca “paga a Barga per il lodo di Pio V del 1570”. La c. 58d è una copia.La c. 58d è una copia. Entrambi i documenti sono conservati all'interno del cannone 11 insieme alle cc. 58a e 58b.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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