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Titolo | Livellazioni del fiume Serchio per quel tratto che serve di confine tra gli stati di S.A.R. il Gran Duca di Toscana, e la Ser.ma Repubblica di Lucca; fatta nel Mese d'Ottobre dell'Anno 1724 per commessione dell'Ill.mo Avvocato Domenico Antonio Colonna Giudice Compromissario nelle Cause di Confini, che pendono fra i detti due Stati |
Datazione | [1724] |
Autori | - |
Scala grafica | braccia 1200 misura di barga e gallicano |
Scala numerica | 1:4675 |
Altezza (mm) | 515 |
Larghezza (mm) | 2200 |
Num.fogli/tavole | - |
Tecnica | china e acquerello |
Supporto | carta su tela |
Orientamento | assente |
Conservazione | buona |
Archivio | Archivio di Stato di Firenze |
Fondo | Piante antiche dei confini |
Descrizione fondo | Le piante e le carte relative ai confini dello Stato toscano facevano anticamente parte dell'archivio dei Nove conservatori della giurisdizione e del dominio fiorentino, magistratura alla quale era affidata anche la tutela dei confini dello Stato durante il Principato mediceo. Durante il periodo lorenese, una parte delle competenze svolte dagli organi centrali fu trasferita alle nuove comunità istituite o rinnovate, procedendo con l’abolizione nel 1769 delle magistrature dei Nove e dei Capitani di parte ed alla creazione della Camera delle Comunità. Questo nuovo organo, dotato di personale tecnico, ed organizzato in due settori (quello degli affari contenziosi e quello degli affari economici) ebbe anche competenza sulle questioni di confine nonché la gestione del relativo archivio. Con il motuproprio del 5 aprile 1784 l'archivio delle Riformagioni, all'interno del quale era confluito due anni prima anche l'archivio dei Confini, fu trasferito alle dipendenze dell'Avvocato regio (creato nel 1778) a cui fu attribuita anche la funzione giurisdizionale sui confini e la cura del relativo archivio, precedentemente ordinato e inventariato. Il materiale cartografico fu così distinto fra “Piante antiche”, anteriori al 1782, e “Piante moderne”, relative al periodo 1782-1857. Le prime furono raccolte in registri o arrotolate in tubi di ferro detti “cannoni” e suddivise come le filze corrispondenti, alle quali sono collegate mediante rinvii, in nove “caselle” relative ai differenti tratti di confine del Granducato. Le altre, sempre arrotolate in tubi di ferro, furono invece suddivise in sezioni.
Nel periodo della dominazione francese così come al momento della restaurazione del Granducato, nel 1815, le questioni concernenti i confini ed il relativo archivio continuarono ad essere amministrate dall'Avvocato regio. |
Serie | - |
Titolo unità archivistica | Casella V |
Numero unità archivistica | 5 |
Descrizione unità archivistica | La casella contiene la documentazione relativa alle confinazioni del barghigiano con Lucca e Modena. Questa è in parte raccolta in un registro ed in parte suddivisa e conservata all'interno di tubi di ferro detti 'cannoni'. |
Titolo sottounità archivistica | - |
Descrizione sottounità archivistica | - |
Numero carta | 49b |
Annotazioni | Nella tavola, copia dell’originale firmato dal matematico Eustachio Manfredi, sono riportati il profilo di livello e le sezioni trasversali del fiume Serchio, nel tratto che separa il territorio di Barga dai territori appartenenti alle comunità dello Stato di Lucca e dalla Garfagnana del Ducato di Modena. I disegni mostrano l’andamento del fiume e la struttura dell’alveo e degli argini. Per le altezze del profilo la scala è di braccia 80 misura di Barga e Gallicano (= 154 mm). Il documento è conservato all’interno del cannone 2 insieme alla c. 49a. |
Redattore scheda | Cinzia Bartoli |