Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPianta del corso del fiume Serchio lungo il territorio di Barga fatta il MDCCVII
Datazione1707, marzo 16
AutoriFranchi Giovanni
Scala graficapertiche 600 di braccia 5 fiorentine per ciascuna
Scala numerica1:6302
Altezza (mm)475
Larghezza (mm)1275
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta su tela
Orientamentoest nord-est in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Firenze
FondoPiante antiche dei confini
Descrizione fondoLe piante e le carte relative ai confini dello Stato toscano facevano anticamente parte dell'archivio dei Nove conservatori della giurisdizione e del dominio fiorentino, magistratura alla quale era affidata anche la tutela dei confini dello Stato durante il Principato mediceo. Durante il periodo lorenese, una parte delle competenze svolte dagli organi centrali fu trasferita alle nuove comunità istituite o rinnovate, procedendo con l’abolizione nel 1769 delle magistrature dei Nove e dei Capitani di parte ed alla creazione della Camera delle Comunità. Questo nuovo organo, dotato di personale tecnico, ed organizzato in due settori (quello degli affari contenziosi e quello degli affari economici) ebbe anche competenza sulle questioni di confine nonché la gestione del relativo archivio. Con il motuproprio del 5 aprile 1784 l'archivio delle Riformagioni, all'interno del quale era confluito due anni prima anche l'archivio dei Confini, fu trasferito alle dipendenze dell'Avvocato regio (creato nel 1778) a cui fu attribuita anche la funzione giurisdizionale sui confini e la cura del relativo archivio, precedentemente ordinato e inventariato. Il materiale cartografico fu così distinto fra “Piante antiche”, anteriori al 1782, e “Piante moderne”, relative al periodo 1782-1857. Le prime furono raccolte in registri o arrotolate in tubi di ferro detti “cannoni” e suddivise come le filze corrispondenti, alle quali sono collegate mediante rinvii, in nove “caselle” relative ai differenti tratti di confine del Granducato. Le altre, sempre arrotolate in tubi di ferro, furono invece suddivise in sezioni.
Nel periodo della dominazione francese così come al momento della restaurazione del Granducato, nel 1815, le questioni concernenti i confini ed il relativo archivio continuarono ad essere amministrate dall'Avvocato regio.
Serie-
Titolo unità archivisticaCasella V
Numero unità archivistica5
Descrizione unità archivisticaLa casella contiene la documentazione relativa alle confinazioni del barghigiano con Lucca e Modena. Questa è in parte raccolta in un registro ed in parte suddivisa e conservata all'interno di tubi di ferro detti 'cannoni'.
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta48
AnnotazioniLa pianta raffigura il corso del fiume Serchio che separa il territorio di Barga dal territorio lucchese e da quello dello Stato di Modena. Sono indicati con precisione i corsi d’acqua affluenti (rio di Trepignano, rio del Lombardo, rio di Castelvecchio, rio della Corsonna, rio di Nebbiana, rio di Rigali, rio di Bugliolo, rio dell’Orsucci, rio di Vicinale, rio di Gragno, rio del Bianchino, ed i torrenti Loppora ed Ania) e gli insediamenti dislocati lungo il fiume come l’Arsenale de’ Remi di S.A.R. e le numerose case sparse (segnalate con i nomi dei proprietari) che si trovano nei piani in parte coltivati e in parte sodi e prativi (piano di Mologno, Isola, piano di Catarozzo, piano delle Fornaci e piano di Pedona). Sono indicati anche gli abitati di Barca e Bolognana. Quest’ultimo si trova in quella parte di territorio per il quale lo stato di Lucca “paga a Barga per il lodo di Pio V del 1570”. Il documento è inserito all'interno del cannone 1.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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