Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Pianta della Podesteria di Rocca S. Casciano a confine con lo Stato Pontificio]
Datazione1620
AutoriCiocca Michele
Scala graficabraccia 500 fiorentine
Scala numerica1:3625
Altezza (mm)720
Larghezza (mm)930
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentonord in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Firenze
FondoPiante antiche dei confini
Descrizione fondoLe piante e le carte relative ai confini dello Stato toscano facevano anticamente parte dell'archivio dei Nove conservatori della giurisdizione e del dominio fiorentino, magistratura alla quale era affidata anche la tutela dei confini dello Stato durante il Principato mediceo. Durante il periodo lorenese, una parte delle competenze svolte dagli organi centrali fu trasferita alle nuove comunità istituite o rinnovate, procedendo con l’abolizione nel 1769 delle magistrature dei Nove e dei Capitani di parte ed alla creazione della Camera delle Comunità. Questo nuovo organo, dotato di personale tecnico, ed organizzato in due settori (quello degli affari contenziosi e quello degli affari economici) ebbe anche competenza sulle questioni di confine nonché la gestione del relativo archivio. Con il motuproprio del 5 aprile 1784 l'archivio delle Riformagioni, all'interno del quale era confluito due anni prima anche l'archivio dei Confini, fu trasferito alle dipendenze dell'Avvocato regio (creato nel 1778) a cui fu attribuita anche la funzione giurisdizionale sui confini e la cura del relativo archivio, precedentemente ordinato e inventariato. Il materiale cartografico fu così distinto fra “Piante antiche”, anteriori al 1782, e “Piante moderne”, relative al periodo 1782-1857. Le prime furono raccolte in registri o arrotolate in tubi di ferro detti “cannoni” e suddivise come le filze corrispondenti, alle quali sono collegate mediante rinvii, in nove “caselle” relative ai differenti tratti di confine del Granducato. Le altre, sempre arrotolate in tubi di ferro, furono invece suddivise in sezioni.
Nel periodo della dominazione francese così come al momento della restaurazione del Granducato, nel 1815, le questioni concernenti i confini ed il relativo archivio continuarono ad essere amministrate dall'Avvocato regio.
Serie-
Titolo unità archivisticaCasella IV
Numero unità archivistica4
Descrizione unità archivisticaLa casella contiene la documentazione relativa alle confinazioni del Mugello e della Romagna toscana con lo Stato della Chiesa. Questa è in parte raccolta in un registro ed in parte suddivisa e conservata all'interno di tubi di ferro detti 'cannoni'.
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta45
AnnotazioniLa pianta raffigura il territorio della Podesteria di Rocca S. Casciano a confine con lo Stato Pontificio. Sono riportati gli insediamenti dislocati nella zona, indicando con le lettere quelli che, nelle annotazioni riportate in basso a sinistra, sono definiti “più segnalati conforme alle informazioni date”. La linea che divide i due stati è delineata in base ai termini F, E e D posti presso il “campo dell’imperatore”, il termine C presso “Catozza”, il termine B sul “monte di Mira il bello”, il termine A sul “monte delle Mandriole” ed il termine G presso “Cantina e Parti Seta” lungo il fiume Raddi. Con le lettere H, I, L, M, N, O, P, Q, R, S, T sono indicati rispettivamente la “casa della Fontanella”, la casa di “Corgnoleto”, la Chiesa di Santa Maria a Mandriolo, la “casa di Masino”, la “casa di Spineto”, la casa detta “Candoli”, la casa detta “Loredo”, la casa detta “Porzia”, la casa “de’ Cai”, l’abitato di Monte Calboli e la Chiesa di Monte Colombo, tutti insediamenti che si trovano nella giurisdizione di S.A.S.. Il documento è conservato all'interno del cannone 5.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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