Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Pianta relativa ai confini del Marchesato di Castelnuovo]
Datazione1761, agosto
AutoriSerrati Pietro
Scala graficabraccia a panno 3000 fiorentine
Scala numerica1:12429
Altezza (mm)620
Larghezza (mm)792
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportopergamena
Orientamentosud sud-est in alto
Conservazionediscreta
ArchivioArchivio di Stato di Firenze
FondoPiante antiche dei confini
Descrizione fondoLe piante e le carte relative ai confini dello Stato toscano facevano anticamente parte dell'archivio dei Nove conservatori della giurisdizione e del dominio fiorentino, magistratura alla quale era affidata anche la tutela dei confini dello Stato durante il Principato mediceo. Durante il periodo lorenese, una parte delle competenze svolte dagli organi centrali fu trasferita alle nuove comunità istituite o rinnovate, procedendo con l’abolizione nel 1769 delle magistrature dei Nove e dei Capitani di parte ed alla creazione della Camera delle Comunità. Questo nuovo organo, dotato di personale tecnico, ed organizzato in due settori (quello degli affari contenziosi e quello degli affari economici) ebbe anche competenza sulle questioni di confine nonché la gestione del relativo archivio. Con il motuproprio del 5 aprile 1784 l'archivio delle Riformagioni, all'interno del quale era confluito due anni prima anche l'archivio dei Confini, fu trasferito alle dipendenze dell'Avvocato regio (creato nel 1778) a cui fu attribuita anche la funzione giurisdizionale sui confini e la cura del relativo archivio, precedentemente ordinato e inventariato. Il materiale cartografico fu così distinto fra “Piante antiche”, anteriori al 1782, e “Piante moderne”, relative al periodo 1782-1857. Le prime furono raccolte in registri o arrotolate in tubi di ferro detti “cannoni” e suddivise come le filze corrispondenti, alle quali sono collegate mediante rinvii, in nove “caselle” relative ai differenti tratti di confine del Granducato. Le altre, sempre arrotolate in tubi di ferro, furono invece suddivise in sezioni.
Nel periodo della dominazione francese così come al momento della restaurazione del Granducato, nel 1815, le questioni concernenti i confini ed il relativo archivio continuarono ad essere amministrate dall'Avvocato regio.
Serie-
Titolo unità archivisticaCasella III
Numero unità archivistica3
Descrizione unità archivisticaLa casella contiene la documentazione cartografica relativa alle confinazioni di Campiglia, Castiglion della Pescaia, Portoferraio, Massa Marittima, Volterra, Pomarance con Piombino, Scarlino, Suvereto, Castelnuovo, Sassetta e Castagneto. Questa è in parte raccolta in un registro ed in parte suddivisa e conservata all'interno di tubi di ferro detti 'cannoni'.
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta40
AnnotazioniNella presente pianta è delineato con una linea rossa tratteggiata il confine del Marchesato di Castelnuovo dei sig.ri Albizzi. Come si apprende dalle annotazioni alcuni termini sono stati “posti di nuovo” dopo essere stati concordati fra le parti. In particolare si fa riferimento a quelli che definiscono il confine con la tenuta di Bruciano. Da notare la restituzione del paesaggio, reso con sfumo di colore e simboli, e la precisa indicazione della rete stradale, dei corsi d’acqua (fiumi Pavone, Possora, Cornia e loro affluenti) e degli insediamenti, dai più grandi ed importanti (come Castelnuovo, Leccia e Montecerboli) a quelli minori. Il documento è conservato all'intero del cannone 2.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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