| | Titolo | Pianta della campagna che si estende dal lago Trasimeno in vicinanza del Borghetto sino al canale di Montecchio a seconda del torrente Mucchia e della linea di livellazione eseguita nell'esame del progetto di un nuovo emissario al lago suddetto che costituisca un canale navigabile | Datazione | 1779, agosto 16 | Autori | - | Scala grafica | canne 900 di braccia 5 l'una a panno fiorentine | Scala numerica | 1:9221 | Altezza (mm) | 630 | Larghezza (mm) | 2392 | Num.fogli/tavole | - | Tecnica | china e acquerello | Supporto | carta | Orientamento | ovest sud-ovest in alto | Conservazione | buona | Archivio | Archivio di Stato di Firenze | Fondo | Piante antiche dei confini | Descrizione fondo | Le piante e le carte relative ai confini dello Stato toscano facevano anticamente parte dell'archivio dei Nove conservatori della giurisdizione e del dominio fiorentino, magistratura alla quale era affidata anche la tutela dei confini dello Stato durante il Principato mediceo. Durante il periodo lorenese, una parte delle competenze svolte dagli organi centrali fu trasferita alle nuove comunità istituite o rinnovate, procedendo con l’abolizione nel 1769 delle magistrature dei Nove e dei Capitani di parte ed alla creazione della Camera delle Comunità. Questo nuovo organo, dotato di personale tecnico, ed organizzato in due settori (quello degli affari contenziosi e quello degli affari economici) ebbe anche competenza sulle questioni di confine nonché la gestione del relativo archivio. Con il motuproprio del 5 aprile 1784 l'archivio delle Riformagioni, all'interno del quale era confluito due anni prima anche l'archivio dei Confini, fu trasferito alle dipendenze dell'Avvocato regio (creato nel 1778) a cui fu attribuita anche la funzione giurisdizionale sui confini e la cura del relativo archivio, precedentemente ordinato e inventariato. Il materiale cartografico fu così distinto fra “Piante antiche”, anteriori al 1782, e “Piante moderne”, relative al periodo 1782-1857. Le prime furono raccolte in registri o arrotolate in tubi di ferro detti “cannoni” e suddivise come le filze corrispondenti, alle quali sono collegate mediante rinvii, in nove “caselle” relative ai differenti tratti di confine del Granducato. Le altre, sempre arrotolate in tubi di ferro, furono invece suddivise in sezioni.
Nel periodo della dominazione francese così come al momento della restaurazione del Granducato, nel 1815, le questioni concernenti i confini ed il relativo archivio continuarono ad essere amministrate dall'Avvocato regio. | Serie | - | Titolo unità archivistica | Casella II | Numero unità archivistica | 2 | Descrizione unità archivistica | La casella contiene la documentazione cartografica relativa alle confinazioni di Montepulciano, Valiano, Cetona, Chiusi, Lucignano e Monte S. Savino con lo Stato della Chiesa. Comprende anche il regolamento delle acque della Chiana e le confinazioni della Val di Chiana. Questa è in parte raccolta in un registro ed in parte suddivisa e conservata all'interno di tubi di ferro detti 'cannoni'. | Titolo sottounità archivistica | - | Descrizione sottounità archivistica | - | Numero carta | 35b | Annotazioni | Nella tavola è raffigurata la campagna che si estende dal Trasimeno (presso il Borghetto) al Canale di Montecchio, lungo il fiume Mucchia. Si tratta di una rappresentazione piuttosto schematica, nella quale si riportano planimetricamente la rete idrica (Venella, rio di Cese, rio delle Carrecce, rio del Volpa, reglia dell’Orsaia, reglia di Valtrito, reglia di mezzo Valtrito, reglia di Val di Capraia, reglia di Rancori, reglia delle Lepri, reglia di Manzano, Ombriciano, fiume Esse, scolo del piano di Cortona), le strade (via del padule, strada del Giuncheto, via del Termine, via del Gonzeto, via della Capanna, via delle Caselle, strada di Ritorto, via larga) e gli edifici (casa del Bongino, Palazzo Bello del Mancini, Casa del Podere del Fracassini, Casa degli Zucchini, Casa del Ferrieri, Le Caselle, Casa della Turca, Case di Ritorto, Casa del Podere di Ritorto, Casa del Podere di Valtrito delle Monache delle Contesse, Chiesa di Monfigliolo, Chiesa di Montecchio Cucciatti o del Loto, Spedaletto, casa del podere di Chiana, casa del podere delle Lepri, casa del 2° podere di Montecchio, casa del 3° podere di Montecchio, casa del 4° podere di Montecchjo, casa del 5° podere di Montecchio, casa del podere della Vena di Montecchio), il tutto in funzione del progetto relativo alla realizzazione di un canale navigabile emissario del lago. E’ indicata anche la linea della livellazione, il cui profilo è dettagliatamente rappresentato nella c. 35 a. La tavola è firmata da Ferrante Goffredo Governatore di Perugia e Commissario Apostolico, Benvenuto Giuseppe de Venuti Commissario di S.A.R., Pio Fantoni matematico granducale, Pietro Ferroni matematico granducale, Pietro Paolo Galeazzi ingegnere pontificio e Giuseppe Salvetti ingegnere di S.A.R.. La scala è riportata sia in misura fiorentina che romana: scala di canne 900 di braccia 5 l'una a panno fiorentine (= 285 mm) e scala di canne 1200 di palmi 10 l'una romani d'architetto (= 292 mm). Il documento è conservato all'interno del cannone 28 insieme alla c. 35a, 35c, 35d. | Redattore scheda | Cinzia Bartoli |
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