Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Pianta del corso della Chiana e suoi affluenti dal Ponte di Carnaiola fino allo sbocco in Arno al Ponte a Buriano]
Datazione1551
Autori-
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)1610
Larghezza (mm)5060
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta su tela
Orientamentoassente
Conservazionedanneggiata
ArchivioArchivio di Stato di Firenze
FondoPiante antiche dei confini
Descrizione fondoLe piante e le carte relative ai confini dello Stato toscano facevano anticamente parte dell'archivio dei Nove conservatori della giurisdizione e del dominio fiorentino, magistratura alla quale era affidata anche la tutela dei confini dello Stato durante il Principato mediceo. Durante il periodo lorenese, una parte delle competenze svolte dagli organi centrali fu trasferita alle nuove comunità istituite o rinnovate, procedendo con l’abolizione nel 1769 delle magistrature dei Nove e dei Capitani di parte ed alla creazione della Camera delle Comunità. Questo nuovo organo, dotato di personale tecnico, ed organizzato in due settori (quello degli affari contenziosi e quello degli affari economici) ebbe anche competenza sulle questioni di confine nonché la gestione del relativo archivio. Con il motuproprio del 5 aprile 1784 l'archivio delle Riformagioni, all'interno del quale era confluito due anni prima anche l'archivio dei Confini, fu trasferito alle dipendenze dell'Avvocato regio (creato nel 1778) a cui fu attribuita anche la funzione giurisdizionale sui confini e la cura del relativo archivio, precedentemente ordinato e inventariato. Il materiale cartografico fu così distinto fra “Piante antiche”, anteriori al 1782, e “Piante moderne”, relative al periodo 1782-1857. Le prime furono raccolte in registri o arrotolate in tubi di ferro detti “cannoni” e suddivise come le filze corrispondenti, alle quali sono collegate mediante rinvii, in nove “caselle” relative ai differenti tratti di confine del Granducato. Le altre, sempre arrotolate in tubi di ferro, furono invece suddivise in sezioni.
Nel periodo della dominazione francese così come al momento della restaurazione del Granducato, nel 1815, le questioni concernenti i confini ed il relativo archivio continuarono ad essere amministrate dall'Avvocato regio.
Serie-
Titolo unità archivisticaCasella II
Numero unità archivistica2
Descrizione unità archivisticaLa casella contiene la documentazione cartografica relativa alle confinazioni di Montepulciano, Valiano, Cetona, Chiusi, Lucignano e Monte S. Savino con lo Stato della Chiesa. Comprende anche il regolamento delle acque della Chiana e le confinazioni della Val di Chiana. Questa è in parte raccolta in un registro ed in parte suddivisa e conservata all'interno di tubi di ferro detti 'cannoni'.
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta9
AnnotazioniConsiderata dispersa per molti anni e di fatto conosciuta grazie ad una copia settecentesca (ASFI, Piante dello Scrittoio delle Regie Possessioni, c. 105-1), questa pianta del 1551, raffigura il corso della Chiana e suoi affluenti dal ponte di Carnaiola fino allo sbocco in Arno presso il ponte a Buriano, mettendo in evidenza la situazione idrica, caratterizzata dalla presenza di una lunga e vasta area paludosa che si estende sino al Porto della Pieve al Toppo. Oltre a questo, sono riportati anche altri porti, ossia i punti di traghetto che si trovano lungo le strade principali, come il Porto di Pigli (Pilli), di Pullicciano, dell’Omomorto, di Cesa, di Brolio, di Foiano, di Torrita, il Porticciolo, di Valiano e di Chiusi. In rosso sono inoltre indicati gli edifici, i ponti e le pescaie. Numerose le annotazioni di natura tecnica che arricchiscono il disegno, come ad esempio quella che informa: 'Avvertirei che queste misure furono prese l'anno 1551 al fine di aprile e nel principio del marzo nel qual temporale fu grandissimo [...]'. Un'altra invece spiega l'incertezza del corso della Chiana che, per quasi 10 miglia, resta senza direzione...: 'Dal Porto di Pigli al Porto di Foiano sono miglia 9 e 2/3 per linea retta e in questo tratto l'acqua istava in bilico che non si cognosca se non per la piova dove l'acqua vadia [...]'. Il documento è conservato all'interno del cannone 3.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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