Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPianta e taglio della Chiesa delle Stabilite
Datazione[1776]
Autori-
Scala graficabraccia 10
Scala numerica1:112
Altezza (mm)215
Larghezza (mm)300
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazioneottima
ArchivioNàrodni Archiv Praha
FondoRodinný Archiv Toskánsckých Habsburku
Descrizione fondoRaccolta della documentazione, pubblica e privata, dei granduchi lorenesi giunta in Boemia al seguito di Leopoldo II, partito precipitosamente da Firenze la mattina del 27 aprile del 1859.
SerieMap
Titolo unità archivisticaChiese della Città di Firenze
Numero unità archivisticaB.A. 55
Descrizione unità archivisticaRegistro legato in pelle con decorazioni in oro e copertina rigida (225 x 320 mm) contenente 121 carte (215x300 mm e solo una poco più grande, ripiegata), con 58 tavole doppie appaiate (r/v) raffiguranti 57 edifici religiosi della città: in genere da una parte (verso) ci sono gli alzati dei fabbricati, con titolo, legenda e breve descrizione storica sulle origini, e dall’altra (recto) le piante (in scale diverse). I disegni, molto accurati e particolareggiati, sono a china su carta, colorati ad acquerello. All’inizio c’è il “Repertorio” in cui si elencano i soggetti numerati da 1 a 57 e la seguente annotazione: “in questa collezione mancano dieci o dodici chiese di monache”. Il cabreo, anonimo, può essere datato 1776, grazie ad un’annotazione nella c. 37, in cui si dice che nella scuola dei gesuiti di Via Martelli “in questo anno 1776 sono subentrati gli Scolopi”. Sulle tavole compaiono numerazioni diverse ed è stata utilizzata per le singole schede quella apposta a lapis in basso a destra che si riferisce alle due tavole appaiate.
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta51
AnnotazioniLa chiesa con convento si affaccia su Via della Scala e lateralmente su Via delle Porcellane; nell’annotazione si dice che quando l’Arno invadeva Borgo Ognissanti, il convento “in parte resta inondato”.
Redattore schedaAnna Guarducci
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