Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPlan de la rade de Livourne lévé en 1846 [...]
Datazione1846-1848
AutoriLe Bourguignon-Duperré, ingegnere idrografo di prima classe della legione d'onore francese; Bégat, ingegnere idrografo della legione d'onore francese; Boutroux, ingegnere idrografo della legione d'onore francese
Scala graficaun mille marine
Scala numerica1:19702
Altezza (mm)630
Larghezza (mm)930
Num.fogli/tavole-
Tecnicaincisione in bianco e nero
Supportocarta telata
Orientamentonord in alto
Conservazionebuona
ArchivioNàrodni Archiv Praha
FondoRodinný Archiv Toskánsckých Habsburku
Descrizione fondoRaccolta della documentazione, pubblica e privata, dei granduchi lorenesi giunta in Boemia al seguito di Leopoldo II, partito precipitosamente da Firenze la mattina del 27 aprile del 1859.
Serie-
Titolo unità archivistica-
Numero unità archivistica-
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta492
AnnotazioniLa pianta militare francese, in due esemplari, raffigura – con la città e i dintorni agricoli – la rada di Livorno con le quote batimetriche e le secche della Meloria. In un riquadro dell'imbocco del porto si segnalano altre innumerevoli quote di livello; in altri dettagli compaiono vedute della costa dal mare, con i punti di riferimento, e della stessa torre della Meloria, al fine di indicare la via per evitare i locali banchi di sabbia. Il titolo continua: 'par M. M. Le Bourguignon-Duperré et Bégat ingégnieurs ihydrographes de 1ère classe, officiers de la légion d'honneur assistés de M. M. Boutroux et Ploix, alors elèves ingenieurs, publié par ordre du gouvernement de la République français sous le ministère de M. r Verninac S. t Maur, Capitaine de Vaisseau, secrétaire d'Etat au département de la marine et des colonies. Au dépot general de la Marine en 1848'. In basso anche l'annotazione: 'le plan gravé par C. E. Collin; les vues par Nyon; la lettre par J. M. Hacq.'. Per altri due esemplari di questa pianta cfr. n. 321 nello stesso fondo.
Redattore schedaAnna Guarducci
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