Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Carta geografico-fisica della Toscana in 23 esemplari]
Datazione[1824-1828]
Autori-
Scala graficamiglia 15 toscane di 67 1/2 al grado
Scala numerica1:576628
Altezza (mm)580
Larghezza (mm)590
Num.fogli/tavole-
Tecnicalitografia in nero acquerellata
Supportocarta
Orientamentonord in alto
Conservazionebuona
ArchivioNàrodni Archiv Praha
FondoRodinný Archiv Toskánsckých Habsburku
Descrizione fondoRaccolta della documentazione, pubblica e privata, dei granduchi lorenesi giunta in Boemia al seguito di Leopoldo II, partito precipitosamente da Firenze la mattina del 27 aprile del 1859.
Serie-
Titolo unità archivistica-
Numero unità archivistica-
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta444
AnnotazioniLa carta in 23 esemplari non è completata. I fogli sono di varie dimensioni con i contenuti lasciati allo stato di abbozzi, e con la configurazione della Toscana di cui si restituisce il disegno costiero (linea di costa continentale e isole), il rilievo esterno (l’Appennino) e interno (monti e colli dell’Antiappennino), il tutto in colore marrone, e l’idrografia in colore celeste (il nero serve per la freccia dell’orientamento e per la cornice). Manca l'indicazione dei toponimi e difetta delle legende, comparendo poche e sempre parziali scritte di nomi a penna nera (e con numero attribuito dagli archivisti). La dimensione costante è di cm 50x48 per il solo campo disegnato inscritto in una cornice nera. La spiegazione di questa straordinaria presenza – litografie a tre colori (nero, marrone e celeste) – che utilizzano basi cartografiche originali disegnate da Ferdinando Morozzi negli anni ’60 del XVIII secolo non può che essere quella di una ripresa di tali rappresentazioni da parte del granduca Leopoldo II tra la metà e la fine degli anni ’20 del XIX secolo, perché ritenute utili per i suoi viaggi in ogni luogo del Granducato, e soprattutto perché – in assenza di una cartografia geodetica con il disegno dell’orografia che fu terminata da Giovanni Inghirami tra la fine del 1830 e l’inizio del 1831 – gli apparvero le più indicate per caratterizzare la configurazione fisica della Toscana con la sua scomposizioni in “valli”. In altri termini, l'idea che sovrintende alla produzione di queste carte era quella di costruire un atlante per valli, opera ritenuta di basilare importanza per programmare operazioni di bonifica e di territorializzazione, specialmente nelle aree costiere e maremmane (si pensi al Bonificamento delle Maremme concretamente avviato nel novembre 1828, con tanto di formazione di uno specifico Uffizio con sede a Grosseto). Vi sono decine di altre copie della carta ai nn. 445-447 dello stesso fondo, sia pur con misure e scale diverse.
Redattore schedaAnna Guarducci
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