Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPianta della terminazione del padule conceduto da S.A.S. alla Fattoria di Bellavista [...]
Datazione1681, settembre
AutoriGuerrini Piero; Silvani Pier Francesco, architetto granducale; Gori Michele, Ingegnere granducale
Scala graficacanne 400 di braccia 5 l'una a terra buggianese o a panno fiorentine
Scala numerica1:4492
Altezza (mm)1075
Larghezza (mm)1485
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta telata
Orientamentoovest in alto
Conservazionebuona
ArchivioBiblioteca Moreniana di Firenze
FondoPalagi
Descrizione fondoAcquistato nel 1882, è costituito da materiale composito con un centinaio di filze di cui 10 di carteggi degli Accademici della Crusca (XVI-XIX secolo), 6 filze delle carte del professor Filippo Nesti e altre filze che comprendono materiale vastissimo di carattere e interesse toscano. Insieme alle carte, ci sono circa 300 volumi manoscritti che trattano della storia delle famiglie, delle notizie sui monasteri e le chiese e della vita artistica e culturale fiorentina (quaderni di ricevute, libri di sacrestia, ricettari ecc.).
SerieXVc, Acque, Strade e Fabbriche Civili
Titolo unità archivisticaPalagi Mappe 10
Numero unità archivistica10
Descrizione unità archivisticaLa raccolta contiene una sola mappa del padule di Fucecchio.
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta1
AnnotazioniNel titolo si specifica che la mappa è stata 'eseguita di concordia dai periti dell'una e dell'altra parte nel mese di settembre XDCLXXXI'. In data 18 giugno 1728, il notaio Paolo Antonio Picchianti sottoscrive che gli ingegneri granducali Luigi Orlandi e Pasquino Boncinelli hanno riconosciuto la validità dei termini di confine indicati nella mappa. Il disegno rappresenta la parte settentrionale del padule di Fucecchio articolata nei paduli del Cerro a sud e del Terzo a nord, con i terreni a coltivazione delle fattorie granducali di Altopascio e del Terzo e quelli della fattoria Ferroni di Bellavista. Sono apposti numerosi termini di confine in un settore palustre, il padule del Terzo, già appartenente all'omonima fattoria granducale e concesso al marchese Ferroni perché vi operasse la bonifica. Nel 1728 si procede quindi ad una verifica della linea confinaria. La rete idrografica è resa dettagliatamente (con alcune colmate già effettuate o in corso di realizzazione, argini, fossi e canali), insieme con quella stradale e con gli insediamenti poderali già presenti (anonimi) nei terreni periferici che circoscrivono la zona umida.
Redattore schedaMaddalena Terzani
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