Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloT. 127 [Quinto Circondario]
Datazione1833
AutoriPinochi Santi, geometra
Scala grafica1:2000
Scala numericaassente
Altezza (mm)748
Larghezza (mm)610
Num.fogli/tavole148B
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta ruvida
Orientamentonord in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Lucca
FondoCatasto Nuovo
Descrizione fondoIl fondo comprende la documentazione relativa al catasto geometrico particellare pre-unitario del Ducato Borbonico di Lucca, eseguito fra il 1832 e il 1846 sulla base delle operazioni coordinate dal matematico Michele Bertini, e rimasto incompiuto. Fu poi verificato e aggiornato negli anni '60-'70 dello stesso secolo, e servì quindi come base per il primo catasto geometrico-particellare generale del territorio lucchese (conservato nel fondo 'Catasto Vecchio' e presente in Ca.sto.re). Il catasto borbonico, pur incompleto, costituisce comunque una fonte importante, in quanto descrive la situazione territoriale di alcuni decenni prima.
Il fondo 'Catasto Nuovo' è costituito da mappe cartacee e lucidi delle sezioni catastali (divise in fogli), da rappresentazioni (a scala più piccola) del perimetro delle sezioni e da registri cartacei con la descrizione delle particelle detti 'Giornali di Campagna'. Colpisce la tecnica con cui sono eseguite le mappe, ancora in parte legata ad un modo pittorico di rappresentare il territorio, pur mantenendo la precisione catastale che ha reso possibile il riutilizzo nel Catasto unitario. Risulta una buona standardizzazione degli elaborati, con orientamento a nord per tutte le mappe, scala di riduzione 1:2000 e per gli sviluppi 1:1000.
Serie-
Titolo unità archivistica[Fascicolo 13: Mappe del Quinto Circondario]
Numero unità archivistica13
Descrizione unità archivisticaFascicolo contenente 11 Tavole (T.124-T.133) relative al Quinto Circondario.
Titolo sottounità archivistica[Mappe del Quinto Circondario-Seconda Parte]
Descrizione sottounità archivisticaLa busta, suddivisa in fascicoli, contiene in totale 73 tavole (fra fogli di mappe, supplementi e sviluppi dei centri abitati, anche minimi, 1 delle quali è disegnata sul verso del foglio, per un totale quindi di 74 disegni). Si tratta di una parte delle mappe catastali del Quinto Circondario (l'altra parte è nella busta 148A), una delle partizioni nelle quali era stato suddiviso il territorio dello stato lucchese all'inizio delle operazioni catastali. Il Quinto Circondario era articolato in Sezioni, che spezzavano per zone i comuni, non corrispondenti quindi a quelle del catasto aggiornato che fu eseguito negli anni '60. I confini del Quinto Circondario erano: confine giurisdizionale dello Stato con il Granducato, Serchio, strada del Ponte di Monte S. Quirico al Giannotti, strada di S. Marco, Strada Postale Pesciatina. Nel 1836, ultimato il Quinto Circondario, il metodo di misurazione venne modificato, e si procedette da allora per comuni, ciascuno dei quali era articolato nelle diverse sezioni, senza spezzare le unità amministrative come era fin lì avvenuto.
Numero carta153
AnnotazioniLa mappa rappresenta una porzione del territorio del Quinto Circondario, delimitato a sud dal confine con il Granducato di Toscana. La località Spuntone di Santallago, sul confine, rappresenta un punto di riferimento per le misurazioni; nelle sezioni di Vorno e S. Andrea di Compito. Le entità geografiche sono rappresentate con simbologia comune a tutte le mappe: azzurro per l'idrografia (con disegno e spessore differenziati per importanza del corso d'acqua), ocra per la viabilità e per gli spazi aperti (tipo piazze e cortili), rosso per gli edifici (con quelli religiosi distinti solitamente da una croce e accompagnati da toponimo), giallo per i relativi annessi agricoli e verde per giardini, parchi, prati, boschetti. Le particelle catastali sono delimitate con tratto nero e sono numerate; compaiono frequenti annotazioni riferite a verifiche effettuate sulle misurazioni.
Redattore schedaNicola Catenazzi
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